I vaccini contro il Covid-19 piacciono alla Borsa. Un amore nato sin dai primi annunci e che a oltre un anno di distanza non accenna a placarsi. A confermarlo c’è la performance sul Nasdaq di Novavax. Nel pre-market il titolo guadagnava oltre il 7%, mentre a mezz’ora dall’apertura del listino Hi-Tech americano le azioni salgono del 2,4%, dopo aver toccato un massimo intraday di 229 dollari per azione.
A innescare le vendite è stato l’annuncio della società di biotecnologie relativo ai risultati conseguiti dal vaccino in corso di sperimentazione contro il Covid-19. La fase 3 dei test clinici effettuati tra Usa e Messico su 29.960 volontari hanno dimostrato che il vaccino sperimentale di Novavax ha un’efficacia del 90% contro il Covid-19, un livello simile a quello già garantito dal vaccino Pfizer-BioNTech e da quello Moderna. Il siero ha inoltre un’efficacia del 100% contro le varianti che destano meno preoccupazione e del 93% contro le varianti più diffuse. La protezione nelle popolazioni ad alto rischio è del 91%, aggiunge il gruppo, spiegando che durante la fase di test, tutti i ricoveri/decessi si sono verificati nel gruppo placebo.
“Il nostro vaccino, ha spiegato l’azienda, si avvale di una tecnologia diversa da quelle utilizzate per i vaccini già ampiamente autorizzati nel mondo, a base di proteine che innescano una risposta immunitaria, senza virus.” Il vaccino utilizza anche un adiuvante, una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie stimolate dall’iniezione-scudo. Secondo quanto anticipato, Novavax sarebbe pronta a produrre 100 milioni di dosi entro la fine di settembre e 150 entro la fine dell’anno. Utilizza anche un adiuvante, una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie stimolate dall’iniezione-scudo.
I risultati dello studio ‘Prevent-19’ “rafforzano” le evidenze “che NVX-CoV2373 è estremamente efficace e offre una protezione completa contro l’infezione da Covid-19, sia moderata che grave”, dichiara Stanley C. Erck, presidente e Ceo di Novavax.
Il trial “conferma che NVX-CoV2373 offre un profilo di tollerabilità e sicurezza rassicurante – afferma Gregory M. Glenn, presidente Ricerca & Sviluppo, Novavax – Questi dati mostrano livelli di efficacia elevati e riaffermano la capacità del vaccino di prevenire Covid-19 in una fase in cui è in corso un’evoluzione genetica del virus. Il nostro vaccino contribuirà in modo fondamentale alla soluzione dell’emergenza Covid”, è convinto Glenn che ringrazia “i partecipanti allo studio, gli operatori che lo hanno reso possibile così come i nostri sostenitori, incluso il governo degli Stati Uniti”.
La domanda adesso è: quando arriverà il quinto vaccino? Tutto dipende da quando Novavax chiederà l’autorizzazione all’Fda e soprattutto dal tipo di “via libera” che la Fund and Drug Administration deciderà di concederle. In caso di autorizzazione d’emergenza il vaccino potrebbe arrivare già a settembre/ottombre. Se invece, data la presenza di valide alternative, la FDA deciderà di seguire “l’iter classico”, richiedendo una licenza completa, la data disletterà a data da destinarsi.