Non esiste solo LinkedIn. Sono sempre di più i social network e i portali di incontri professionali e sempre di più (il rapporto causa-effetto rimane da chiarire) le persone che cercano un impiego sulla rete, in quella che si annuncia come una piccola, ma duratura rivoluzione del mercato del lavoro.
Guardando solo al panorama italiano, a fianco del colosso LinkedIn, spiccano due portali: Face4Job ed Egomnia. Il primo è un portale di job vacancy, ovvero un luogo telematico che segnala quali sono i posti vacanti nelle diverse aziende. La carta vincente di Face4Job, fondata da Alessio Romeo, in tal senso, è l’alleanza con Microsoft, che ha messo a disposizione del portale le vacancy delle diverse imprese che si avvalgono dei suoi servizi, formando così un canale verticale in cui Face4Job fornisce il proprio know how per concretizzare l’incontro tra domanda e offerta.
A contare, come sempre sulla rete, sono gli algoritmi che garantisco il miglior “match” possibile tra l’offerta di lavoro e le capacità dell’utente. Oltretutto, il portale offre delle possibilità di supporto alla formazione, attraverso Microsoft Virtual Academy e Microsoft Academy.
Egomnia, invece, si presenta come la community online dei “giovani talenti”. Fondata da Matteo Achilli, può già contare tra i propri clienti colossi come la stessa Microsoft, Vodagone e Generali, oltre a diverse organizzazioni no-profit come World Economic Forum, primo contatto internazionale di Egomnia.
Anche in questo caso, è questione di algoritmi. Il codice ideato dal giovane fondatore del portale è stato utilizzato, peraltro, per stilare la classifica delle diverse application ricevute dal World Economic Forum.
A fare la parte del leone, però, rimane sempre LinkedIn, che può contare su 8 milioni di iscritti solo in Italia anche perché la sua utilità, come attestano i numeri, non si esaurisce solo nella ricerca di un impiego, ma prosegue anche, per chi, molto semplicemente, vuole sviluppare nuovi contatti e ampliare la propria rete.