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Non sempre il maltempo viene per nuocere, con le piogge funghi a iosa

L’autunno piovoso di questa matta stagione ha provocato disagi e creato qualche problema all’agricoltura. In compenso ha gettato le premesse per una raccolta straordinaria di funghi che quest’anno non mancheranno di certo sulle tavole degli italiani

Non sempre il maltempo viene per nuocere, con le piogge funghi a iosa

Non sempre il maltempo viene per nuocere: l’estate pazza di quest’anno, che ha alternato alte temperature a abbondanti piogge, facendo soffrire chi è rimasto in città, o rovinando  le vacanze a molti villeggianti per non parlare dei danni rilevanti prodotti all’agricoltura – la Coldiretti stima al momento danni per oltre mezzo miliardo alle coltivazioni agricole – in compenso ha fatto la felicità di migliaia e migliaia di cercatori di funghi sparsi per la penisola. Non se ne erano mai visti tanti e il 2018 grazie alle incessanti piogge che hanno caratterizzato la pazza estate italiana sarà ricordato per una produzione record. Esattamente il contrario di quanto avvenne con la siccità del 2017 che penalizzò pesantemente i ricavi del settore. Via libera dunque alla ricerca di porcini, finferli, manine, trombette, chiodini, mazze di tamburo, gambesecche, sanguinelli, prataioli negli oltre 10 milioni di ettari di bosco che coprono un terzo della penisola. Ne beneficerà il turismo autunnale.

A settembre quest’anno si sono registrati 11,6 milioni di turisti in vacanza con un aumento del 5% rispetto allo scorso anno. L’attività di ricerca non ha solo una natura hobbistica ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta un’importante integrazione di reddito per migliaia di “professionisti” impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici. Ma è anche necessario, mettono in guardia gli esperti del settore,   evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica.

La buona stagione è una opportunità anche per buongustai che preferiscono cercarli sugli scaffali. In questo caso, vale un’altra raccomandazione, verificare l’indicazione il luogo di raccolta o coltivazione, dell’origine in etichetta o su appositi cartellini che deve essere riportato obbligatoriamente da quest’anno.

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