Piero Gnudi è in pole position per diventare il prossimo presidente di Nomisma e succedere a Pietro Modiano. L’indiscrezione, uscita qualche settima fa su un giornale bolognese, trova conferma in ambienti vicini al consiglio di amministrazione del centro di ricerche fondato da Romano Prodi.
Settantasei anni, commercialista, presidente del collegio sindacale di Nomisma agli albori dell’istituto, Piero Gnudi vanta un eccellente curriculum: già presidente di Enel e ministro dello sport del governo Monti, è stato membro di numerosi consigli di amministrazione o sindacali di società come Eni, Enichem, Credito Italiano.
Il suo ritorno a Nomisma si accompagnerebbe a un rilancio del centro studi che, nei prossimi anni, si propone di animare ancor più di oggi il dibattito economico e politico, stringendo, possibilmente, accordi con un altro pensatoio bolognese, il Mulino e con l’ateneo. Sono tutte realtà (Nomisma, il Mulino, la facoltà di Scienze Politiche) che si affacciano sulla Strada Maggiore di Bologna, un nome che vuole essere un tracciato culturale da percorrere.
Prima che i giochi possano dirsi fatti però è necessario passare attraverso il vaglio dell’assemblea dei soci di Nomisma, che dovrebbe riunirsi nella seconda metà di aprile. Il nome di Gnudi è, attualmente, quello che incontra i maggiori consensi.