Quali sono i reali costi e le opportunià del costruire “green”. Oggi a Roma l’associazione Pentapolis ha organizzato un incontro in cui è stato affrontato il tema dell’edilizia sostenibile ed è stata presentata la ricerca “Abitare verde, tendenze in atto e futuri drivers di mercato” realizzata in collaborazione con Nomisma.
Il mercato immobiliare e le trasformazioni urbane sono ormai trainati dalla sostenibilità ambientale e dall’attenzione alla salute. Le famiglie italiane, di cui la ricerca di Nomisma fa una sorta di identikit, quando acquistano una casa prendono ormai in considerazione fattori di cui un tempo non si capiva neanche l’importanza. Ad esempio: caldaie di ultima generazione, infissi ad alte prestazioni energetiche, isolamento muri esterni, elettrodomestici a basso consumo, riduttori flusso dell’acqua, riciclo delle acque e utilizzo di materiali non nocivi alla salute. Solo Il 3,2% delle famiglie possiede tutti i requisiti “verdi”; il 24% invece non ne ha nessuno. Il 60,7% ha sporadiche attenzioni alle prestazioni energetiche e ambientali.
“Le partiche di green buinding ad oggi – ha dichiarato Massimiliano Pontillo, Presidente di Pentapolis – cominicano ad essere una realtà – Il mercato italiano può contare su una domanda in veloce crescita, anche se ancora non in grado di imprimere una reale conversione al settore e a tutta la filiera, ma il cui orientamento inizia a pesare”.