Cambia la mappa del potere nei maggiori gruppi pubblici. Matteo renzi non ha deluso le attese e ha fatto della discontinuità e della parità di genere le bussole della sua prima importantissima tornata di nomine pubbliche. Con molte donne ai verticie qualche sorpresa. La maggiore novità è la promozione di Mauro Moretti che, malgrado le recenti polemiche sui compensi dei manager pubblici, lascia la guida delle Fs per divenatre l’ad di Finmeccanica al posto di Alessandro Pansa e la conferma di Gianni de Gennaro alla presidenza del gruppo.
All’Eni addio a Scaroni: al suo posto come ad viene però promosso un top manager di sicuro affidmento come Claudio Descalzi mentre alla presidenza arriva l’ex presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia.
Rivoluzione anche all’Enel: Francesco Starace lascia la guida di Enel Green Power per assumere il timone di Enel al posto di Fulvio Conti, reduce, come Scaroni all’Eni, da tre mandati. Presidente di Enel sarà un’icona delle donne manager come Patrizia Grieco, allieva di Marisa Belisario all’Italtel e attuale presidente esecutivo di Olivetti.
Una sorpresa è anche la presidenza di Terna per Katia Bastioli, che deve però ancora essere pienamente confermata dal consiglio d’amministrazione, perchè nella società dell’energia il Tesoro non ha la maggioranza: per il ruolo di ad, salvo sorprese dell’ultima ora, sono in ballottaggio un interno come Gianni Armani, o un alto esponente della Cassa depositi e prestiti come Del Fante
Si cambia tutto anche alle Poste dove come ad arriva Francesco caio, l’uomo dell’Agenda digitale mentre la presidenza sarà assunta dall’imprenditrice privata Luisa Todini.
“Qualità ed autorevolezza” sono le caratteristiche die nuovi manager pubblici assicura il premier Renzi. Per tutti il compenso sarà di 238 mila euro.