Si è aperto il conto alla rovescia per le nomine pubbliche. Il valzer di poltrone inizierà tra qualche mese, ma come ampiamente previsto, politica e finanza sono già in fibrillazione.
Tante le società controllate dallo Stato con i vertici arrivati al termine naturale del mandato. Non parliamo di aziende di poco conto, ma di veri e propri colossi di Piazza Affari come Eni, Enel, Terna, Poste Italiane, Leonardo-Finmeccanica che rinnoveranno i propri consigli di amministrazione. Per alcune di esse l’iter è già partito: gli azionisti dell’Eni sono i primi ad essere stati convocati. I soci si riuniranno il prossimo 13 aprile per eleggere il nuovo cda. Poi sarà il turno degli azionisti dell’Enel (4 maggio), mentre martedì 2 toccherà a quelli di Leonardo e giovedì 27 a quelli di Terna.
A muovere le fila sarà il Tesoro, che nelle prossime settimane dovrà consegnare l’elenco dei propri candidati alla guida delle società controllate. In gioco ci sono i board di cinque gruppi che da soli contano per 121 miliardi di capitalizzazione di Borsa. Solo per questi colossi i posti da riempire non sono pochi: saranno in tutto 48 le nomine, comprese quelle di amministratore delegato e presidente.
Ma i possibili cambi al vertice non riguardano solo i grandi gruppi. Tra i cda delle controllate dirette da rinnovare figurano anche quello di Enav, di Consap (la Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici), di Sogesid (società di bonifiche ambientali) e di Ram (Rete Autostrade mediterranee).
E poi ci sono le controllate indirette, le cosiddette controllate delle controllate, un universo ampio e variegato che ha comunque un ruolo determinante per l’economia del Paese.
Basti pensare al risiko che sta per riaprirsi tra le controllate delle Ferrovie dello Stato: 18 società da rinnovare, 11 cda cui si aggiungono i collegi sindacali. Tra esse spiccano Rfi, Ferservizi, Fs Sistemi Urbani e Tunnel Ferroviario del Brennero.
E ancora, tra le aziende del gruppo Eni bisognerà nominare i cda di Agi, Eni Mediterranea, Eni International Bv, idrocarburi, Ieoc Spa, Eni Gas e Luce, ecc.
Per quanto riguarda invece le società che fanno capo a Enel sono 7 i consigli d’amministrazione in scadenza, tra i quali spicca quello di Enel Green Power.
8 i cda da nominare nelle aziende del perimetro Anas, mentre tra le controllate di Cassa Depositi e Prestiti si dovranno scegliere i consiglieri di Fintecna.
Nemmeno Poste Italiane è esente dal valzer, in gioco ci sono i cda di Poste Vita e Poste Assicura. In Invitalia si dovranno invece nominare gli organi di Invitalia Partecipazioni e Invitalia Ventures.
Impossibile poi non tener conto delle controllate Rai, dato che tra i consigli di amministrazione in scadenza figurano quelli di Rai Cinema, Rai Com e Soprattutto Rai Way.