Le dimissioni di Antonio Mastrapasqua dalla presidenza dell’Inps provocheranno un terremoto anche negli enti pubblici dove manager e dirigenti ricoprono incarichi multipli.
Il governo sbarrerà la strada ai collezionisti di cariche con le nuove norme preparate dal ministro della Funzione pubblica Gianpiero D’Alia. Nei regolamenti attuativi saranno vietate le cariche multiple in società private e pubbliche, ma sono previste anche regole più stringenti sulle consulenze. L’idea è quella di una graduazione dei divieti, a seconda dell’importanza dell’ente e dovrebbero essere vietate le consulenze con enti e società che operano nello stesso settore dell’ente in cui si riveste la carica. Verrebbe seguito lo stesso modello legislativo che riguarda i membri di governo.
Una stretta che in Italia coinvolgerà molti dirigenti dal curriculum sostanzioso.
Oltre ad essere presidente dell’Inps, Mastrapasqua ricopre gli incarichi di direttore generale dell’ospedale israelitico di Roma, ad della società di servizi per la previdenza integrativa “Italia previdenza”, consigliere e vice-presidente esecutivo di Equitalia e direttore della casa di riposo ebraica di Roma.
Nella lista ci sarebbe anche l’Automobile club Italia, dove il presidente Angelo Sticchi Damiani (al vertice da marzo 2012) figura anche come vicepresidente del Centro nazionale di studi urbanistici, consigliere d’amministrazione dell’Anas, presidente dell’Automobile club Lecce, presidente Aci consult Spa, componente della Circuits commission della Fia e componente supplente del Consiglio mondiale dello sport della Fia.
Una riforma che tocca anche l’ambito culturale. Pier Luigi Celli è presidente dell’Enit (Agenzia nazionale del turismo), ma anche direttore generale dell’Università Luiss “Guido Carli”, ed è presente nei Cda di Illy Caffè e Aeroporti di Roma, mentre Lamberto Maffei, presidente dell’Accademia dei Lincei, è professore presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.