La testa di Mario Nava – presidente della Consob fino al 13 settembre e sostituito in via temporanea dal commissario più anziano, Anna Genovese da oggi 14 settembre – non è la prima a rotolare sotto la spinta dello spoils system del governo giallo-verde. Lo hanno preceduto Claudio Costamagna presidente di Cdp, Renato Mazzonicini Ad di Ferrovie, per citare i manager di maggior spicco (e storie diverse fra lorto) allontanati di recente. Di sicuro, però, la testa di Nava è quella che fa più rumore: non era mai successo infatti che il presidente di un’Autorità indipendente – nominato per 7 anni dal presidente della Repubblica e quindi potenzialmente lontano dagli schemi della lotta politica – fosse costretto a lasciare l’incarico a pochi mesi dalla nomina su pressione del governo appena insediato.
E ora? L’interim è assicurato, come si è detto. Ma le trattative tra Lega e M5S sono già in corso e potrebbero riguardare Consob e Antitrust congiuntamente. Nel caso del garante per la concorrenza infatti Giovanni Pitruzzella compie il percorso inverso di Nava: dal 30 settembre lascia l’Antitrust e si sposta a Bruxelles dove lavorerà alla Corte di Giustizia europea come avvocato generale. Per la Rai, invece, è ancora tutto aperto e le trattative riguardano la Lega e Forza Italia sul nome di Marcello Foa alla presidenza. Dopo lo strappo con FI in luglio l’accordo su Foa avverrebbe nel quadro di un’intesa politica tra i due partiti in vista delle prossime elezioni regionali, e che potrebbe ricevere il disco verde domenica prossima in un incontro tra Matteo Slavini e Silvio Berlusconi.
Per la Consob uno dei primi nomi in corsa – secondo quanto risulta a FIRSTonline – per ricoprire la poltrona vacante, sarebbe quello di Marcello Minenna, dirigente dell’Authority vicino a grillini e già assessore della Giunta Raggi a Roma. Sempre nell’ambito di una soluzione interna, il Sole 24 Ore cita poi il nome dell’attuale commissario Filippo Maria Berruti che avrebbe mostrato poca sintonia con Nava.
Per l’Antitrust, invece, il settennato di Giovanni Pitruzzella si avvia a conclusione con qualche mese di anticipo per sua scelta ma la sua sostituzione potrebbe avvenire prima della scadenza naturale di fine novembre. E le poltrone al vertice delle due Authority sarebbero discusse in un unico round con il Movimento 5 Stelle a rivendicare la Consob mentre la Lega avrebbe messo gli occhi sul garante della concorrenza.
Proprio giovedì, Pitruzzella – nel corso di un seminario dedicato al ruolo dell’Antitrust nel contrasto alle disuguaglianze – ha dato conto della sentenza della Corte di Giustizia Ue che le ha dato ragione per gli interventi a tutela dei consumatori nel settore della telefonia mobile. In pratica l’Antitrust aveva sanzionato Wind3 e Vodafone per aver attivato servizi non richiesti sulle carte Sim dei propri clienti. Gli operatori avevano fatto ricorso sostenendo che la competenza esclusiva fosse dell’Agcom ma la Corte europea ha invece affermato il contrario dando ragione al garante della concorrenza. E’ una decisione importante che avrà effetti di lunga durata nel contrasto alle pratiche commerciali aggressive e, indirettamente, quindi anche al contrasto delle disuguaglianze.