Sarà Fabrizio Palermo il nuovo amministratore di Cassa Depositi. Alla fine è arrivato l’accordo sulle nomine. Una scelta interna, ma all’insegna della discontinuità. Il governo, dopo un vertice convocato a sorpresa a Palazzo Chigi, ha lasciato filtrare che è stata trovata l’intesa per le nomine dei vertici della Cassa Depositi e Prestiti.
Nel corso dell’incontro è stata raggiunta un’intesa anche per la nomina del nuovo direttore generale del Tesoro: sarà Alessandro Rivera, attuale responsabile del dipartimento banche, uomo di fiducia del ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Il vertice è stato convocato d’urgenza a fine mattinata a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte e questa volta – diversamente da giovedì quando era stato prima vomncocato e poi annullato – si sono presentati i tre ministri interessati: Tria per il Mef, in procinto di partire per il G20, Luigi Di Maio in veste di vicepremier M5S e Giancarlo Giorgetti sottosegretario alla Presidenza per la Lega.
Sembra dunque questo l’epilogo del duro braccio di ferro che ha opposto negli ultimi giorni il ministro Tria, favorevole alla nomina di Dario Scannapieco, vice presidente della Bei e in precedenza a Goldman Sachs, quale amministratore delegato per Cdp. Sull’altro versante, il M5S con Luigi Di Maio che spingeva invece per la promozione di Fabrizio Palermo, attuale Cfo di Cdp molto vicino ai pentastellati, per il quale si era anche parlato di un incarico in tandem con Scannapieco in qualità di direttore generale. L’impasse sulle nomine ha portato a due successivi rinvii dell’assemblea della Cassa che si riunirà martedì prossimo.
Non è escluso che nella partita le compensazioni si trovino sui vertici di Rai e Ferrovie. Il 24 è fissata l’assemblea di Cdp (per la quale le Fondazioni hanno indicato alla presidenza Massimo Tononi), nell’ambito della quale è attesa l’ufficialità sulla nomina di Palermo, ma anche è previsto un consiglio dei ministri per dare il via alla designazione dei due consiglieri Rai di nomina governativa, destinati a diventare presidente e amministratore delegato della Tv pubblica. Per le Ferrovie invece sembra guadagnare terreno l’ipotesi della nomina di Giuseppe Bonomi, ex Sea, al posto dell’attuale ad, Renato Mazzoncini.