Era nell’aria e, alla fine, è arrivato il cambio della guardia in Nissan: Makoto Uchida, ceo dal 2019, ha annunciato le sue dimissioni; al suo posto è stato nominato Ivan Espinosa. La decisione arriva in un momento cruciale, segnato da una crisi finanziaria sempre più profonda, risultati economici in netto rosso e la rottura definitiva delle trattative con Honda. Uchida rimarrà comunque nel consiglio di amministrazione fino all’assemblea degli azionisti di giugno.
Il periodo che ha preceduto le dimissioni di Uchida è stato estremamente complesso per Nissan. Tra aprile e dicembre 2024, l’azienda ha registrato un crollo degli utili superiore al 90%, segnando un impatto devastante sulla sua redditività. Ma a peggiorare la situazione è stato il fallimento delle trattative per la fusione con Honda, un progetto che avrebbe dovuto creare il terzo gruppo automobilistico mondiale. Le trattative, annunciate con entusiasmo alla fine del 2024, sono però naufragate a causa di divergenze tra le due case automobilistiche. La proposta di Honda di trasformare Nissan in una sua sussidiaria non è stata accettata da Uchida, il che ha spinto l’azienda in una fase di stallo, senza soluzioni immediate.
Sulla crisi di Nissan pesano le scelte di Uchida
Makoto Uchida aveva assunto la leadership di Nissan nel 2019, cercando di risollevare l’azienda dopo lo scandalo che coinvolse l’ex ceo Carlos Ghosn. Nonostante alcuni tentativi di recupero, la sua gestione è però stata segnata da risultati finanziari deludenti e da una crescente concorrenza che ha ridotto la competitività di Nissan. Le perdite nette sono state devastanti raggiungendo il punto più basso a fine dicembre dello scorso anno.
Tra le azioni intraprese da Uchida, si ricordano la vendita di una quota delle azioni in Mitsubishi Motors e un piano di riduzione dei costi, che ha incluso anche il taglio degli stipendi ai dirigenti. Ma a gravare soprattutto sul destino di Uchida è stato il fallimento delle trattative per una fusione con Honda.
La nuova leadership di Ivan Espinosa
A partire dal 1° aprile 2025, Ivan Espinosa assumerà, quindi, il ruolo di Ceo di Nissan. Con una lunga carriera all’interno della società, iniziata nel 2003, Espinosa ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, prima in Messico, poi in Asia ed Europa. La sua solida esperienza nella gestione delle strategie globali e nel miglioramento delle performance aziendali lo rende una figura di riferimento per la nuova direzione di Nissan. Ora, sarà chiamato ad affrontare una missione difficile: risollevare l’azienda, ripristinare la redditività e prendere decisioni cruciali sulla strategia futura.
Una delle sfide principali per Espinosa sarà decidere se riaprire le trattative con Honda, che potrebbe essere ancora disposta a negoziare un’alleanza, dopo che una delle condizioni era proprio la partenza di Uchida. Le opzioni non si fermano a Honda: si parla anche di possibili alleanze con Foxconn, il gigante taiwanese dell’elettronica, o addirittura con Tesla, l’azienda di Elon Musk, che potrebbe rappresentare una svolta nell’approccio di Nissan alla transizione verso i veicoli elettrici.
Oltre ad Uchida cambiano altre poltrone
Oltre al cambio al vertice, Nissan ha riorganizzato anche altre poltrone: Jeremie Papin, attualmente responsabile finanziario, è stato promosso a executive officer, mentre Guillaume Cartier, chief performance officer, avrà anche la responsabilità della supervisione globale su marketing e esperienza cliente. Altri dirigenti, come Eiichi Akashi, Teiji Hirata e Mitsuro Antoku, assumeranno nuovi incarichi cruciali per l’azienda, mentre altre figure di alto livello, tra cui Kunio Nakaguro (direttore tecnico) e Hideyuki Sakamoto (responsabile della produzione e della supply chain), Asako Hoshino (Chief Brand & Customer Officer), lasceranno l’azienda.