Più che un piano industriale, quello presentato da Nissan, appare come un cambio di filosofia e di strategia della casa automobilistica giapponese fino al 2030. Il nuovo progetto è stato chiamato The Arc, il ponte che non cancella la “Nissan Ambition 2030” presentata nel 2021, la visione a lungo termine dell’azienda, ma la integra e perfeziona. Al centro c’è il prodotto, con 30 nuovi modelli da lanciare nei prossimi 3 anni: 16 elettrificati e 14 a combustione. Di questi, 6 saranno dedicati all’Europa, dove Nissan punta a raggiungere il 40% di mix di modelli elettrici entro il 31 marzo 2027.
The Arc punta a risollevare le vendite, dopo le difficoltà degli anni scorsi, mettendo sul mercato 1 milione di veicoli in più sul mercato globale rispetto al dato del 2023 entro il 31 marzo 2027, chiusura dell’anno fiscale in Giappone. Inoltre il Piano punta a superare la soglia del 6% di margine operativo, abbattere del 30% il costo di produzione delle elettriche. Infine The Arc comprende anche metodologie produttive nuove con il ricorso ad acquisti raggruppati, da attuare nel medio-lungo periodo, il che porterà a ridurre del 20% il tempo di assemblaggio di ogni singolo veicolo. “The Arc mostra il nostro percorso verso il futuro e la capacità di Nissan di affrontare le mutevoli condizioni di mercato” ha detto l’Ad Makoto Uchida. “Il piano ci consentirà una migliore e più veloce creazione di valore e competitività, attraverso azioni decisive per garantire crescita e redditività sostenibili”. La casa nipponica aveva anche recentemente annunciato di trattative in corso con con Honda per generare sinergie sull’offerta di veicoli elettrici e soluzioni software: perchè le sfide dell’immediato futuro richiedono sforzi condivisi, dicono le società. “Dobbiamo cambiare il modo in cui pianifichiamo, sviluppiamo, produciamo e vendiamo automobili”, ha sottolineato Makoto Uchida, ceo di Nissan, aggiungendo “La disruption è la nuova normalità. Il nostro obiettivo è recuperare i volumi e incrementare i profitti”.
Il piano diviso in due fasi puntando alla crescita dei volumi
Il nuovo piano è suddiviso in “imperativi” a medio termine per gli anni fiscali dal 2024 al 2026 e azioni a medio-lungo termine da svolgere fino al 2030. Nella prima fase Nissan punterà a garantire la crescita dei volumi attraverso una strategia regionale su misura e si preparerà a una transizione accelerata verso veicoli elettrici nei principali mercati. Poi nella seconda parte del piano ci sarà effettivamente la transizione ai veicoli elettrici puntando a “realizzare una crescita redditizia a lungo termine, supportata da partnership intelligenti, una maggiore competitività negli EV, innovazioni differenziate e nuovi flussi di entrate” dice la socità che, entro l’anno fiscale 2030 prevede un potenziale di entrate pari a 2,5 trilioni di yen.
Nei prossimi 3 anni arriveranno 30 nuovi modelli
Nel dettaglio, Nissan prevede di lanciare 30 nuovi modelli nei prossimi tre anni, di cui 16 elettrificati e 14 ICE, così da soddisfare le diverse esigenze dei clienti sui mercati internazionali che hanno un ritmo dell’elettrificazione differente. Raggiungeranno poi un totale di 34 modelli elettrificati dall’anno fiscale 2024 al 2030 per coprire tutti i segmenti, con il mix di modelli EV che dovrebbe rappresentare il 40% a livello globale entro il 2026 e salire al 60% entro la fine del decennio. Entro il 2026 il piano prevede azioni e obiettivi diversificati per tutti i mercati (Americhe, Cina, Giappone, Africa, Medio Oriente, India, Europa e Oceania).
La nuova strategia: riduzione dei costi del 30% e accorciati i tempi di consegna
Ma per attaccare i mercati e battere la concorrenza Nissan vuole agire anche sui costi, con nuovi approcci di sviluppo e di produzione. Per i BEV di nuova generazione Nissan mira a ridurre il costo del 30% rispetto all’attuale modello crossover Ariya e raggiungere la parità di costi tra EV e modelli ICE entro il 2030. E questo intende farlo sviluppando EV nelle singole famiglie di prodotto, integrando i propulsori, utilizzando la produzione modulare di nuova generazione, l’approvvigionamento di gruppo e le innovazioni delle batterie. Nella sola area dello sviluppo familiare, il costo dei veicoli può essere ridotto anche del 50%, la variazione delle parti di assetto ridotta del 70% e i tempi di sviluppo diminuiti di quattro mesi. Inoltre, adottando la produzione modulare, la linea di assemblaggio del veicolo sarà accorciata, riducendo i tempi di messa in strada del veicolo del 20%.
Il piano include proposte per accelerare l’evoluzione delle tecnologie intelligenti del veicolo come il sistema di assistenza alla guida ProPILOT di nuova generazione, che sfrutta la tecnologia di guida autonoma in diverse situazioni.
Partenership strategiche in tutto il mondo
Nissan sfrutterà le partnership strategiche per rimanere competitiva e offrire un portafoglio globale di prodotti e tecnologie. Continuerà anche l’alleanza con Renault e Mitsubishi in Europa, Latam, Asean e India. In Cina, Nissan utilizzerà le sue risorse locali, e al tempo stesso esplorerà nuove partnership in Giappone e negli Stati Uniti. Le batterie saranno sviluppate e acquistate con i partner per raggiungere i 135 GWh di capacità globale.
Alla base del piano c’è una solida disciplina finanziaria, che consente un rapporto di investimento Capex e ricerca/sviluppo stabile rispetto al fatturato netto, compreso tra il 7% e l’8%. Sul fronte degli investimenti, Nissan prevede di iniettare più di 400 miliardi di yen nella capacità della batteria, mentre gli investimenti nell’elettrificazione aumenteranno progressivamente, diventando oltre il 70% entro l’anno fiscale 2026. Nissan mira a mantenere la liquidità netta a un livello di 1 trilione di yen per tutto il periodo del piano Arc.