Continua l’incubo finanziario per Super Mario e colleghi. Nintendo ha chiuso l’anno fiscale con una perdita netta di 43,20 miliardi (425 milioni di euro), contro gli utili da 77,62 miliardi registrati nei 12 mesi precedenti. In calo del 36% i ricavi, scesi a 647,65 miliardi di yen. Già lo scorso anno il gruppo aveva visto il proprio giro d’affari calare del 30%. Quello annunciato oggi è il primo rosso per l’azienda in oltre 30 anni.
La storica casa di videogames garantisce comunque che alla fine del prossimo esercizio tornerà a produrre utili operativi per 35 miliardi di yen, un dato che comunque sarebbe inferiore alle previsioni degli addetti ai lavori, che parlavano di 40 miliardi di yen.
Insomma, dopo aver scritto la storia dei videogame con prodotti leggendari (dalla maneggevole Ds alla consolle Wii), il papà dei Pokemon e di Zelda è costretto a cedere il passo. A fare la parte del cattivo in questo gioco sono gli smartphone e i tablet: il loro boom ha creato una concorrenza improvvisa che il colosso giapponese non ha saputo gestire. E l’apprezzamento dello yen, pesando sulle esportazioni, ha fatto il resto.