Per chi cerca di orientarsi nel caos della politica italiana, le parole del Maestro Nicola Piovani, celebre direttore d’orchestra e Premio Oscar 1999 per le musiche del film “La vita è bella“, sono – è proprio il caso di dirlo – musica per le orecchie. “Nel Paese vedo il pericolo fascismo, temo di più la politica degli orecchianti“, dei governanti orecchianti, ha dichiarato in una lunga intervista su “La Stampa” di oggi. E ha aggiunto: “Non esiste il pensiero unico in Italia e trovo peggio la Religione unica”, che non è quella cattolica ma “la Religione del Massimo profitto, non del profitto – attenti – ma del massimo profitto”, quella di chi “sull’altare dello 0,5% di guadagno sacrifica istanze sacre, le vite degli uomini, il futuro di un pianeta, l’aria, l’acqua, il grano, l’arte”. Ma anche sulla guerra e sull’invio delle armi in Ucraina, il Maestro Piovani ha le idee chiarissime. “Io sono pacifista, ma non mi piace che di questo termine si approprino i disarmisti, quelli che sono contrari all’invio delle armi agli Ucraini: chi è invaso si deve difendere”. Parole da applausi come la risposta all’intervistatore che gli chiede se la vita è ancora bella. Risponde Piovani: “Può esserlo ancora molto. E potrebbe esserlo di più se ci concentrassimo su ciò che davvero conta, tralasciando un po’ superfluo. Bisognerebbe viverla di più e consumarla di meno”. Musica per chi vuol capire.