Frittate, quiche e tortilla di patate: per i vegani arriva l’alternativa sostenibile e vegetale di Next Meats, il cosiddetto Next Egg 1.0, un uovo 100% vegano. Adatto anche per le persone che soffrono di ipercolesterolemia o celiachia, essendo privo di colesterolo e glutine, che finora non hanno avuto quasi nessuna opzione vegana tra cui scegliere. L’azienda non ha ancora rivelato gli ingredienti che saranno utilizzati, secondo le prime speculazioni sembrerebbe trattarsi di proteine vegetali della soia, già usati per altri prodotti firmati Next Meats, come le costolette a base vegetale Next Yakiniku Short Rib (fatta con soia non Ogm) che contengono il doppio delle proteine e la metà dei grassi rispetto alla carne “normale”, prive di additivi chimici o colesterolo.
In realtà, non è la prima volta che si parla di uovo vegano. Già nel 2017 quattro studentesse italiane dell’Università degli Studi di Udine brevettarono la loro versione Made in Italy non ancora sul mercato, in Gran Bretagna “Oggs” è pensato per la panificazione (a base di aquafaba), una società di San Francisco ha lanciato qualche anno fa “Just Egg” (a base di fagioli indiani verdi) che viene venduto come alternativa alle uova strapazzate, anche l’azienda californiana Follow Your Heart tra le tantissime alternative vegane propone anche le uova, mentre Vegg, in Pennsylvania, venda bustine di tuorli a base vegetale. Infine, “Les Merveilloeufs”, di due studentesse francesi, si avvicina al classico uovo perché ha sia il tuorlo che l’albume. Ma questa nuova offerta di Next Meats è stata colta con entusiasmo tra i consumatori, sempre più in cerca di alternative vegane valide.
Il nuovo sostituto dell’uovo dell’impresa giapponese di tecnologia alimentare Next Meats sbarcherà presto in Giappone attraverso i canali B2B prima di essere lanciato per la vendita al dettaglio e in tutti i suoi mercati internazionali. Si tratta di un’enorme opportunità per l’industria alimentare giapponese, essendo il secondo più grande consumatore di uova al mondo dopo il Messico, con 337 uova all’anno mangiate da ogni giapponese. I problemi ambientali ed etici del processo di produzione non sono molto conosciuti dai consumatori del Paese e la speranza per l’industria nipponica è quella di aumentarne la consapevolezza e, allo stesso tempo, ridurre l’impronta di carbonio offrendo il loro nuovo sostituto sostenibile.
L’allevamento di animali ha effetti devastanti sull’ambiente. Carne, latte o uova non fa differenza: la produzione è molto dispendiosa sia in termini di risorse (terreni, acqua, energia) sia di inquinamento (gas serra e sostanze chimiche usate). Inoltre, la maggior parte delle terre fertili del pianeta viene usata per coltivare cereali, semi o foraggi destinati agli animali. Allo stesso tempo, l’aumento della popolazione richiede un incremento degli allevamenti e per rispondere a una domanda sempre più crescente vengono distrutte le foreste pluviali affinché ci sia più spazio per nuove coltivazioni o produzioni.
Con sede a Tokyo, Next Meats è una società di venture food-tech specializzata nella ricerca e sviluppo di prodotti alternativi alla carne in stile giapponese. Il suo percorso di sviluppo dei prodotti è iniziato nel 2017, e l’azienda è stata ufficialmente fondata nel giugno del 2020. Nel dicembre 2020 hanno annunciato la loro partnership con Toyota-Tsusho Corporation, ed è stata quotata sulla OTCBB americana nel gennaio del 2021. L’azienda sta attualmente espandendo rapidamente la sua presenza in oltre 9 paesi (Stati Uniti, Sud-Est asiatico, Europa). Hanno in programma di ricercare vari tipi di proteine alternative in futuro e mirano a sostituire tutte le carni animali entro il 2050.