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Nexi, via libera a scorporo e a bond da 2,6 miliardi

L’ex CartaSì, che pochi giorni fa ha anche pubblicato i conti del 2017 (Ebitda in crescita del 18,5%), ha ricevuto l’ok da Bankitalia e da Bce per la separazione tra le attività legate al mondo dei pagamenti e quelle di natura strettamente bancaria.

Nexi, via libera a scorporo e a bond da 2,6 miliardi

Nexi (l’ex CartaSì) ha tagliato il traguardo del 2017 con ricavi per 855,9 milioni (+6,6% al netto delle acquisizioni realizzate nel corso dell’anno) e l’Ebitda a 303,9 milioni (+18,5% la crescita organica). L’utile netto d’esercizio si è attestato a 79,1 milioni, in calo rispetto dai 104 milioni del 2016, “per effetto degli investimenti straordinari sostenuti per accelerare la realizzazione del piano industriale”, spiega il gruppo.

Ma la grande novità degli ultimi giorni è che il gruppo Nexi ha ricevuto il via libera dalla Banca d’Italia e dalla Bce alla riorganizzazione societaria che prevede la separazione tra le attività legate al mondo dei pagamenti e quelle di natura strettamente bancaria (Securities Services e Servizi di Tramitazione). Si tratta di un passaggio chiave della riorganizzazione che diventerà operativa da luglio e che dovrebbe consentire a Nexi di focalizzarsi ancor più sul suo ruolo di Paytech e, al contempo, di creare la prima banca depositaria italiana.

Nei giorni scorsi avevano fatto anche notizia le dichiarazioni di Fabrizio Viola, l’ex ad di Mps che ha riferito di essere il presidente in pectore della nuova banca che nascerà dalla separazione. Sulla base di questo nuovo assetto societario e del miglioramento del rating, Nexi ha deciso di rifinanziare il debito, contratto nel corso degli anni dagli azionisti (Advent International, Bain Capital e Clessidra), a condizioni più vantaggiose, attraverso una nuova emissione obbligazionaria da 2,6 miliardi che rimborserà integralmente tutte le precedenti emissioni.

E per allargare il suo business sui pagamenti digitali, Nexi aveva il 18 aprile scorso annunciato l’acquisizione della startup Sparkling 18fintech italiana che opera dal 2013 nel settore dei new digital payments. L’operazione permetterà a Nexi di accelerare il piano di sviluppo di soluzioni di pagamento via smartphone: secondo Nexi, il mercato dei pagamenti omnicanale varrà 20-25 miliardi di euro l’anno entro il 2025.

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