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Nexi blinda la governance: Paolo Bertoluzzo confermato ad per un altro mandato. Esce Poste Italiane

I principali azionisti di Nexi hanno siglato un nuovo patto parasociale per garantire stabilità alla governance, confermando Paolo Bertoluzzo come amministratore delegato e dissipando le voci di un cambio al vertice

Nexi blinda la governance: Paolo Bertoluzzo confermato ad per un altro mandato. Esce Poste Italiane

I maggiori azionisti di Nexi – Cdp Equity, Cdpe Investimenti, AB Europe Investment, Eagle, Neptune, Mercury ed Evergood H&F Lux – che detengono complessivamente il 55,27% del capitale sociale, hanno sottoscritto un nuovo patto parasociale che promette di garantire stabilità e continuità alla governance. La notizia, comunicata oggi 3 gennaio dalla società dei pagamenti digitali, conferma anche la ricandidatura di Paolo Bertoluzzo come amministratore delegato, smentendo almeno per ora le voci di un possibile cambio al vertice. Ma c’è chi si chiede se questa continuità non rischi di frenare eventuali cambi di strategia necessari per competere con giganti globali come Stripe o Adyen.

Il titolo sale dello 0,78% a Piazza Affari.

Un patto per rassicurare (e non solo)

Il nuovo accordo, entrato in vigore il 1° gennaio 2025, sostituisce il precedente patto parasociale, scaduto il 31 dicembre 2024 e che comprendeva anche la quota di Poste Italiane (poco sotto al 5%). Non si tratta solo di un esercizio burocratico: l’obiettivo dichiarato è quello di mantenere Nexi ben salda al suo posto, sia in Borsa che nel mercato europeo dei pagamenti, dove si trova a fronteggiare una concorrenza sempre più agguerrita.

Eppure, la tempistica del patto non è casuale. Nexi dovrà nominare un nuovo consiglio di amministrazione in primavera, e negli ultimi mesi le speculazioni su possibili cambiamenti di leadership si sono fatte insistenti. Con questa mossa, i grandi azionisti hanno lanciato un messaggio chiaro: niente scossoni, almeno per ora.

Governance e impegni

Tra le novità, gli azionisti hanno ribadito il loro impegno a non far scattare un’Opa obbligatoria e si sono detti concordi su alcuni principi cardine:

  • Quotazione in Borsa: Nexi resterà quotata su Borsa Italiana, continuando a collaborare con le principali banche.
  • Indipendenza garantita: nessuno dei soci potrà esercitare un controllo diretto o congiunto sulla società, evitando ogni tentativo di direzione e coordinamento.
  • Governance efficiente: il modello di governance sarà conforme agli standard delle grandi società quotate.
  • Espansione europea: l’obiettivo resta una crescita veloce, favorita anche da operazioni di fusione e acquisizione.

E Poste Italiane? Un’opzione sul tavolo

Un dettaglio interessante riguarda la possibile adesione di Poste Italiane al patto parasociale. Su richiesta di Cdpe e Cdpei, Poste potrebbe entrare in gioco, formalizzando la sua partecipazione tramite specifici atti di adesione. Una mossa che, se confermata, potrebbe aggiungere un ulteriore tassello alla strategia di consolidamento del gruppo.  

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