Successo per l’arte futurista italiana che con il paravento di Balla che da una stima 600-800 mila dollari arriva con successo a superare il milione, riscontrando un grande interesse di pubblico internazionale. L’opera, un paravento del 1916-17 (cm 151×126) – è del periodo Futurista dell’artista – e segna il passaggio dalle ricerche dinamiche sulla luce ad una nuova fase di ricerca pittorica fortemente sintetica.
Nel 1915 Balla con Depero scrive la Ricostruzione Futurista dell’Universo : Noi Futuristi Balla e Depero siamo alla ricerca della realizzazione di questa totale fusione in modo da ri-costruire l’universo per renderlo più gioioso, in altre parole cerchiamo una completa ri-costruzione”
Il Paravento, costituito da quattro tele dipinte ad olio, testimonia la volontà dell’artista di uscire dalle ristrette dimensioni del quadro per entrare nell’ambiente della vita, secondo i principi rivoluzionari del Futurismo.
Il Paravento futurista ha al suo attivo un tour espositivo di tutto rilievo: a Parigi, nel 1972, al Musée d’art moderne de la ville de Paris in occasione della monografica sull’artista; a Torino, nel 1980, alla Mole Antonelliana, per la mostra Ricostruzione futurista dell’Universo; nel 1984 alla National Gallery of Art di Washington D.C., in occasione di The Folding Image e, nello stesso anno, alla Yale University Art Gallery; segue la celebre Futurismo & Futuristi, di Palazzo Grassi, Venezia, nel 1986 e, nel 2014, al Guggenheim di New York per la retrospettiva Italian Futurism: Reconstructing the Universe.