La città di New York scende in prima linea per mettere un freno al problema dei rifiuti non riciclabili derivanti dai cibi da asporto. Da lunedì, infatti, è entrata in vigore una nuova legge chiamata “Skip the Stuff” (lascia perdere le cianfrusaglie) che mira a vietare l’uso di posate di plastica e salse in pacchetti monouso per le consegne e il cibo da asporto. Le stesse regole si applicano alle app di consegna come Uber Eats.
L’obiettivo della città è ridurre così milioni di tonnellate di rifiuti di plastica monouso che vengono raccolti ogni anno e anche diminuire i costi non necessari per i ristoranti.
Stop alla consegna di posate e bustine ai clienti
Secondo questa normativa, i ristoranti e gli esercizi di ristorazione che offrono servizio di “take out” dovranno smettere di fornire automaticamente posate e bustine di condimenti ai clienti. Potranno, però, essere consegnati su richiesta esplicita del cliente. In questo caso potrebbe esserci anche un costo aggiuntivo.
La legge Skip the Stuff è stata firmata a gennaio dal sindaco Eric Adams, che ha espresso il suo impegno a ridurre i rifiuti non riciclabili e ad affrontare l’inquinamento plastico che affligge la città. New York City è diventata una delle prime città degli Stati Uniti a introdurre una normativa così radicale per affrontare la questione dei rifiuti di plastica generati dal cibo da asporto.
Ridurre il volume di plastica che finisce in discarica
Il principale obiettivo di questa misura è ridurre significativamente il volume di plastica monouso che finisce in discarica ogni anno. Secondo le statistiche, a livello globale vengono consumate oltre 320 milioni di tonnellate di plastica ogni anno, ma solo una minima parte (appena il 14%) viene riciclata andando ad impattare in modo significativo sull’ambiente.
Con Skip the Stuff, New York City spera di cambiare questa tendenza e fornire un modello positivo per altre città in tutto il mondo.
Le reazioni alla nuova legge sono state diverse. Mentre alcuni ristoratori potrebbero vedere questo cambiamento come un ostacolo alla loro operatività, The New York City Hospitality Alliance si è espressa favorevolmente riguardo alla normativa: “In genere non ci piace una sovraregolamentazione delle piccole imprese della nostra città, ma questa può contribuire a ridurre gli sprechi, risparmiare denaro ed essere migliore per l’ambiente” ha dichiarato il direttore esecutivo Andrew Rigie.
Previsto un periodo di tolleranza
La legge prevede un periodo di tolleranza fino al 30 giugno 2024, per permettere ai ristoranti di adeguarsi e sensibilizzare i clienti sull’importanza di ridurre i rifiuti di plastica. Dopo questa data, il Dipartimento di Sanità di New York City potrà iniziare a comminare multe per violazioni della normativa entro un periodo di 12 mesi. La prima infrazione comporterà una multa di 50 dollari, seguita da 150 dollari per la seconda infrazione e 250 dollari per la terza e le successive.