Netflix ha chiuso il terzo trimestre del 2018 con risultati in linea con le aspettative degli analisti: ricavi per 4 miliardi di dollari, in aumento del 36% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A sorprendere gli addetti ai lavori è stato il numero di utenti abbonati che è salito di 6,96 milioni, ben oltre i 5,09 milioni attesi dalle stime e raggiungendo così i 130 milioni di utenti paganti e i 137 milioni di utenti totali.
A livello operativo, l’Ebitda si è attestato a 584 milioni rispetto ai 273 milioni del terzo trimestre 2017, in crescita del +114%, e spingendo così l’utile netto del 210% a 403 milioni di dollari, quando lo scorso anno era pari a 130 milioni.
L’utile netto per azione aduste è pari a 89 centesimi, anche questo dato al di sopra delle stime che lo davano invece a 68 centesimi. Nel 2017 si erano attestati a 29 centesimi ad azione. Infine, la guidance societaria per il quarto trimestre stima ricavi in aumento del 27% a 4,2 miliardi, l’incremento del 15% a 7,6 milioni degli utenti paganti e del 13% a 9,4 milioni degli abbonati totali.
Il margine operativo lordo, invece, dovrebbe ridursi dal 7,5% del quarto trimestre del 2017 al 5%, portando l’Ebitda margin del 2018 tra il 10 e l’11 per cento. Un calo da imputare soprattutto alla cadenza temporale delle spese per le produzioni e all’uscita di maggiori film originali nell’ultima frazione dell’anno. I risultati sopra le attese degli analisti a stelle e strisce hanno spinto il titolo Netflix nelle contrattazioni after hours, dove ieri è arrivato a guadagnare il 15% (+3,8% in chiusura di seduta, prima della diffusione dei dati trimestrali.
La diffusione nei dati trimestrali ha fatto schizzare il titolo a Wall Street dove Netflix guadagna il 10 per cento in avvio di premarket, mentre ieri prima della diffusione della trimestrale si attestava a +3,98%.