Le principali piazze europee chiudono oggi in rialzo, guardando più alle buone trimestrali che ai problemi legati alla guerra in Ucraina, con l’Unione Europea che sta cercando di far quadrare i conti di un possibile embargo al petrolio russo. Tra gli investitori comincia a farsi strada inoltre la speranza che l’inflazione si stia avvicinando al picco e scendono così leggermente i rendimenti dei titoli di Stato anche oltreoceano. In particolare il Treasury decennale mostra un tasso in ribasso intorno a +2,87% dopo che ieri si è avvicinato al +3%.
Sul mercato valutario si rianima l’euro, che recupera oltre mezzo punto percentuale contro il dollaro e tratta in area 1,185. In leggero recupero lo yen, dopo aver aggiornato i minimi da vent’anni contro il biglietto verde.
Tra le materie prime appare volatile il petrolio che al momento tratta poco sopra la parità: Brent +0,62%, 107,92 dollari al barile; Wti +0,82%, 102,89 dollari. In lieve rialzo l’oro: 1954,18 dollari l’oncia (+0,23%).
Crollo di Netflix a Wall Street
Dalle trimestrali è arrivata invece ieri sera una doccia gelata per Wall Street, oggi contrastata in avvio. Lo strappo è di Netflix, che precipita al momento del 36% circa, dopo aver rivelato una perdita degli abbonati nel trimestre, la prima dal 2011. Un tonfo che trascina al ribasso anche le rivali come Walt Disney, Roku, Warner Brothers Discovery e spinge al ribasso il Nasdaq (-0,8%). Dal mercato Usa arriveranno più tardi interessanti indicazioni sulla crescita, con la Federal Reserve che renderà noto il suo “Beige Book” sulle condizioni economiche da fine febbraio a inizio aprile. “Prevediamo che il ritmo dell’attività sia leggermente allentato”, sostengono in una nota gli analisti di UniCredit.
In Europa in evidenza Danone e Asml
In Europa Piazza Affari si avvicina nuovamente a quota 25mila e chiude con un rialzo dell’1,03% a 24.878 punti base, con le banche ed Stm in deciso progresso. È ancora più tonica Parigi, +1,38%, trascinata dal ally di Danone, +5,47%, grazie a una crescita del trimestre oltre le attese, ma anche a seguito di indiscrezioni di Letter A, una newsletter specializzata, su presunte avances di Lactalis per rilevare più business del gruppo.
In linea con Parigi è Amsterdam, +1,26%, dove svetta Asml +5,31%, che trascina con sé l’intero settore dei chip alla luce di una trimestrale migliore delle attese e delle previsioni positive sulla domanda. Gli analisti di Jp Morgan confermano la loro raccomandazione positiva sul titolo con un obiettivo di prezzo invariato a 780 euro.
Brillante Francoforte +1,47%; bene Madrid +0,89% e Londra +0,38%. Timida Zurigo, +0,35% su cui pesa il calo di Credit Suisse -1,48%, in controtendenza in un settore bancario europeo ben comprato nel corso della seduta. Il gruppo elvetico prevede una perdita nel primo trimestre a causa di un aumento degli accantonamenti per spese legali, del rallentamento dell’attività commerciale e dell’impatto della guerra in Ucraina.
Piazza Affari tonica con le banche; si sgonfia Autogrill
In Piazza Affari la seduta è stata particolarmente positiva per le banche. La regina del settore è Banco Bpm +4,46%, promossa dagli analisti di Mediobanca che scommettono su una possibile prossima scalata da parte di Unicredit (+1,55%) o di Crédit Agricole, che già ne controlla oltre il 9%. Registrano progressi consistenti Bper +3,53%, Mediobanca, +2,64%, Intesa +2,41%.
A ruota si apprezza Pirelli +3,28%, dopo i dati sulle vendite di auto in marzo, crollate su base annua a seguito della guerra in Ucraina, ma salite oltre le stime su base mensile nel Regno Unito, in Germania e in Italia, a differenza che in Francia.
Stm è in spolvero a Parigi come a Milano, dove ha registrato un rialzo del 3,24% in scia ai risultati della rivale olandese.
Tra le utility si mette in luce Hera +3,22%. Bene Campari +3,11%; Prysmian +2,95%; Poste +2,63%.
Sono in rosso Diasorin -1,53%; Amplifon -1,52%; Telecom -1,21%.
Fuori dal paniere principale si sgonfia Autogrill, -4,78% dopo i guadagni di ieri a seguito di indiscrezioni su un possibile matrimonio con il L’operazione dovrebbe consentire ai Benetton di restare azionista numero uno del nuovo gruppo. E a proposito del gruppo di Ponzano Veneto, azionista di Generali (+0,08%) con una quota del 4%, indiscrezioni citate da Ugo Bertone dicono che appoggerà in assemblea la lista presentata da Caltagirone.
Trascurata Fincantieri, -0,57%, con Cdp che ha deciso la lista dei candidati per il rinnovo del cda, indicando alla presidenza Claudio Graziano e per il ruolo di ad Pierroberto Folgiero, attuale amministratore delegato di Maire Tecnimont (+3,53%). Folgiero subentrerà a Giuseppe Bono che lascia dopo 20 anni la guida di Fincantieri.
Spread in leggero rialzo, rendimenti in calo
Scendono i rendimenti dei titoli di Stato della zona euro. Il Btp 10 anni chiude a +2,51% (da +2,55% di ieri) e il Bund di pari durata a +0,86% (da +0,91%) per uno spread in leggero rialzo a 165 punti base (+0,75%).