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Netflix infiamma Wall Street, Piazza Affari frena

Twitter

Piazza Affari chiude in leggero calo, -0,22%, 23.836 punti, in un contesto europeo a più velocità. Taglia il traguardo in testa Francoforte, +0,71% (13.559 punti), che segna il record storico, spinta dall’indice Zew di gennaio, sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, salito a 20,4 punti contro stime che lo davano a 17,7. Positive Madrid, +0,24% e Londra +0,21%; poco mossa Parigi -0,12%. Wall Street viaggia di nuovo a livelli record, con Netflix attualmente in rialzo del 10,6%, grazie ai brillanti risultati diffusi ieri a mercato chiusi. Perde quota invece Twitter, dopo la conferma dell’uscita del suo direttore operativo, che diventa Ceo di Social Finance.

A due giorni dalla riunione della Bce l’euro resta tonico sul dollaro, in area 1,227. Fra le materie prime prende il volo il Brent, che viaggia attorno ai 70 dollari al barile e, secondo le previsioni del fondo Bbl commodities, il petrolio del Mare del Nord quest’anno potrebbe toccare quota 80 dollari a causa del perdurare dei tagli Opec e dell’assottigliamento delle scorte negli Stati Uniti. Si apprezza moderatamente l’oro, in area 1338 dollari l’oncia.

Seduta positiva per il secondario italiano, nonostante gli avvertimenti che da più parti si levano contro il rischio di lasciar cadere le riforme in Italia, dopo le elezioni. Gli investitori mantengono una certa propensione al rischio, confidando evidentemente su una ragionevolezza post elettorae. Il rendimento del Btp 10 anni scende all‘1,89%, mentre lo spread col decennale tedesco si restringe a 132.70 punti base (-3,77%). Secondo molti osservatori inoltre Francoforte procederà a una graduale riduzione dello stimolo monetario, ma difficilmente le modifiche alla ‘forward guidance’ verranno annunciate nel prossimo meeting di giovedì.

In Piazza Affari la blue chip migliore di oggi è Banco Bpm, +1,81%, che si avvantaggia della conferma della raccomandazione ‘buy’ da parte di Banca Imi con prezzo obiettivo di 3,8 euro. Fra i bancari chiudono una seduta positiva anche Bper, +1% e Ubi, che nel finale di seduta inverte la rotta e riesce a guadagnare lo 0,48%. Galleggia Intesa +0,06%; mentre Unicredit cede lo 0,73%. Fuori dal listino principale sprofonda Creval -4,6%.

Nel risparmio gestito brilla Finecobank, +1,79%, che aggiorna il suo massimo storico a 9,935 euro, beneficiando della recente conferma del ‘buy’ da parte di Kepler Cheuvreux con target price a 10 euro.

Fra i petroliferi il più gettonato è Saipem, +1,57%. bene Buzzi, +1,44% e Telecom +1,23%, mentre si ragiona su nuove aggregazioni nelle Tlc a livello europeo.

Il lato rosso del listino è occupato da Ferragamo, -2,12%, dopo gli acquisti di ieri dovuti all’onda d’urto positiva di Ynap (-0,16%). Anche quest’ultima oggi è in leggero calo e poco sotto il prezzo di opa annunciato da Richemont a 38 euro per azione.

In panne Ferrari, -1,72%. Giù Leonardo -1,15%; Atlantia -1,33%; Pirelli -1,15%. Fra le mid e small cap, Trevi sale del 19,84%, mentre cresce l’attesa per il piano di ristrutturazione e rilancio della società cesenate, partecipata da Cassa Depositi e Prestiti Equity.

Super gettonata Mondadori +8,52%, in scia alle indiscrezioni circa un’offerta dell’editore Reworld Media per Mondadori Franc. Bene Gima Tt +5,35%.

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