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Netanyahu, no ad ogni accordo. Ma Blinken: “Israele non ha diritto di disumanizzare gli altri”

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Per Israele deve essere distruzione totale, per Blinken non ci può essere licenza di disumanizzazione. Si contrappongono così le posizioni di Israele e del segretario di stato Usa in visita nei territori. Il premier israeliano Benyamin Netanyahu boccia il piano di tregua avanzato dal gruppo palestinese, che prevedeva tre fasi di cessate il fuoco da 45 giorni ciascuna, e annuncia che Israele andrà avanti nella guerra fino alla “distruzione totale” della fazione islamica. A ciò risponde il segretario di Stato americano Antony Blinken dicendo che gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso non danno a Israele “la licenza per disumanizzare gli altri”.

Netanyahu ordina all’esercito di avanzare verso Rafah, a un passo dall’Egitto

Le parole del premier israeliano si traducono immediatamente in un atto concreto con l’ordine all’esercito di avanzare verso Rafah, nel sud della Striscia, ad un passo dall’Egitto. Netanyahu ha sostenuto che “solo la pressione militare agisce per la liberazione degli ostaggi. I nostri soldati non sono caduti invano”. E ha ribadito che l’obiettivo è la “vittoria totale di Israele“. Dall’altro lato Blinken dice di aver messo in guardia il premier israeliano da azioni che “infiammano le tensioni”. Lo ha incontrato prima della conferenza stampa e lo ha invitato a considerare i civili “prima di tutto” in qualsiasi operazione a Rafah. Un nuovo ciclo di colloqui sugli ostaggi inizia oggi in Egitto.

Intanto un alto funzionario di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha dichiarato che le affermazioni di Netanyahu dimostrano “una forma di spacconaggine politica, che indica la sua intenzione di portare avanti il conflitto”. Hamas è “pronto ad affrontare tutte le opzioni”, ha aggiunto Abu Zuhri, come riporta il Guardian. Oggi nuovo voto del Senato americano sugli aiuti a Israele e Ucraina

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Categories: Politica