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Nessuna offerta per l’acquisto del pastificio Amato

Non c’è stata neanche un’offerta per l’acquisto del pastificio Amato. Alle 11 di questa mattina non si è presentato neanche un potenziale compratore. Il bando predisposto dal curatore fallimentare, Luigi Amendola, aveva una base d’asta di 31 milioni ma già da questo pomeriggio (per un clausola inserita nello stesso bando) potrà ridursi a 29 milioni aprendo una nuova possibile tornata di offerte. Nel bando è previsto anche il passaggio di proprietà dei macchinari acquistati in leasing (per circa 800mila euro) al nuovo acquirente.

L’azienda salernitana al momento è gestita da Giuseppe Di Martino, titolare dell’omonimo pastificio di Gragnano. Attualmente produce tre linee di pasta con 26 dipendenti all’attivo dei quasi 140 originari. Se non dovessero presentarsi offerte, il giudice delegato potrebbe anche concedere una proroga di tre mesi a Di Martino. Ma a quel punto, e con un nuovo bando, il pastaio di Gragnano perderebbe il diritto di prelazione che ancora ha.

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