Max Mara Finance chiude il 2012 con una perdita di 81,2 milioni, in salita dai 49,4 milioni dell’esercizio precedente. A pesare sui conti sono le svalutazioni straordinarie in Unicredit, la holding con sede a Torino a cui fanno capo le attività della famiglia Maramotti.
In miglioramento infatti è l’utile operativo a 63,2 milioni da 42,5. Torna inoltre in utile la controllata Max Mara International con 19,7 milioni contro il rosso di quasi 50 milioni del 2011. Risultati positivi anche per le società Immobiliare Fintorlonia (a 3,5 milioni da 3,2 milioni), Italian Knitwear (496mila euro contro 827milaeuro nel 2012), Finca Y Comercio de Gratia (617mila euro da530mila), della russa Maxee (1,55 milioni da 755mila euro).
Sul fronte dei ricavi il progresso è stato del 22% a 239,4 milioni e per 218,6 milioni fanno capo al settore abbigliamento contro 176,5milioni nel 2012. Il Roi è migliorato al 18,7% dal 9,8% e il Roa è salito al 25,4% dal 21,65%. Per il 2013 Max Mara Finance ritiene di poter confermare la performance di vendita realizzata nel 2012, nonostante le difficoltà della crisi internazionale.