Italia di Conte, atto primo. Comincia stasera il nuovo corso azzurro e poco importa che quella con l’Olanda sia solo un’amichevole. L’entusiasmo infatti è alle stelle come dimostra la città di Bari, pronta a riempire il San Nicola neanche fosse un match ufficiale. “Mi auguro di dormire qualche ora in più rispetto a quanto faccio di solito, anche se il sonno mi porta spesso buone idee – ha scherzato Antonio Conte in conferenza stampa. – Non importa che sia solo un’amichevole, a nessuno piace perdere. E l’Olanda è una squadra forte, con valori consolidati. Noi abbiamo voglia di dimostrare che vogliamo fare le cose per bene”.
Inutile negarlo, gli occhi di tutti, allo stadio e in televisione, saranno puntati sul neo ct, capace di risvegliare l’interesse generale su un’Italia uscita distrutta dal Mondiale brasiliano. Ora però comincia la parte più difficile, quella di mantenere acceso il fuoco della passione attraverso il gioco e i risultati. “Bisogna creare il giusto mix fra veterani e giovani promettenti, che hanno tutto per diventare grandi giocatori – il pensiero del tecnico. – Resta il fatto che la buona riuscita del progetto dipenderà anzitutto da Buffon, De Rossi, Chiellini, Barzagli, Pirlo…questa gente deve darci una mano a livello calcistico ma anche aiutare i giovani nella loro crescita”.
La vera sfida di Conte però sta tutta nell’aspetto caratteriale: riuscirà a trasferire in azzurro la furia agonistica già vista in bianconero? Impossibile dirlo con certezza ma le probabilità che ciò succeda sono piuttosto alte. Il ct vuole una squadra umile e dedita a lavoro e impegno, con il rispetto delle regole come prerogativa assoluta. Basta osservare la lista dei convocati per rendersi conto che l’aria, in maglia azzurra, è piuttosto diversa rispetto a qualche mese fa: fuori Balotelli e Cassano, dentro Giaccherini. “Quello che mi preme dire è aver visto un atteggiamento positivo e propositivo da parte di tutt – ha tagliato corto Conte. – C’è senso di responsabilità, sappiamo che è un momento difficile per il Paese e noi con la Nazionale vorremmo essere d’esempio”.
Ci proveranno già da stasera in uno stadio che, come detto in precedenza, sarà pieno di gente e di entusiasmo. Non poteva esserci luogo migliore per il debutto del ct visto che, da quelle parti, ha allenato e anche con ottimi risultati. “Mi fa un bellissimo effetto tornare qui – ha ammesso Conte. – In questo posto ho raccolto la mia prima vittoria da allenatore (promozione in Serie A nella stagione 2008/09, ndr) e la conservo gelosamente. E poi sono fiero di essere il primo ct meridionale”. Per una “prima” del genere verrà schierata una formazione di tutto rispetto, anche se si tratta di un’amichevole e la trasferta in Norvegia (martedì, debutto nel girone di qualificazione a Euro 2016) è alle porte. In porta ci sarà Sirigu (Buffon tornerà in campo a Oslo), in difesa linea a 3 con Bonucci, Ranocchia e uno tra Astori e Ogbonna.
A centrocampo due esterni di estro e gamba come Candreva e De Sciglio, in mezzo De Rossi (favorito su Verratti), Parolo e Marchisio (squalificato per la Norvegia). Dubbi anche in attacco con il solo Immobile certo di una maglia: al suo fianco agirà uno tra Giovinco (favorito) e Zaza mentre El Shaarawy, sofferente a una caviglia, partirà dalla panchina. Niente Nazionale per Osvaldo ma non si tratta di una scelta disciplinare: l’attaccante non ha recuperato dal problema agli adduttori ed è tornato ad Appiano a curarsi.