Con 200 espositori e 600 imbarcazioni in mostra, il NauticSud di Napoli apre oggi, sabato 8 febbraio, per la sua 51ª edizione. Questo evento segna l’inizio della stagione nautica 2025, dopo un 2024 che ha visto il comparto raggiungere un fatturato straordinario di oltre 8 miliardi di euro. La nautica da diporto, settore di grande rilevanza per l’economia nazionale, trova a Napoli, storica città di mare, il suo palcoscenico ideale, accogliendo espositori da tutto il mondo. La manifestazione proseguirà fino al 16 febbraio e rappresenta non solo un’occasione per scoprire le ultime novità per i diportisti, ma anche un momento di confronto su tematiche fondamentali per il futuro del settore.
Temi centrali del NauticSud: sicurezza, ambiente e burocrazia
“Chi ama il mare deve rispettarlo”, ha affermato il comitato organizzatore, annunciando che durante l’evento si discuteranno temi cruciali come la sicurezza, l’educazione, la tutela ambientale e la burocrazia. Non si tratta solo di una vetrina per gli appassionati, quindi, ma anche di un’occasione per guardare avanti. “Serve una maggiore divulgazione della cultura del mare e soprattutto la realizzazione di posti barca. In caso contrario questo comparto produttivo, realtà economica italiana, può considerarsi in crisi”, ha detto Gennaro Amato, presidente dell’Associazione Filiera Italiana della Nautica. La carenza di posti barca, infatti, non solo non soddisfa la crescente domanda, ma alimenta anche il fenomeno dell’abusivismo negli ormeggi, con conseguenti problematiche legate alla legalità.
NauticSud 2025: ritorni importanti e nuovi protagonisti
Per quanto riguarda la produzione, seppur ci siano segnali di rallentamento per le imbarcazioni tra i 6 e i 12/15 metri, il NauticSud non risente di questa crisi. Al contrario, l’edizione di quest’anno segna un ritorno importante di alcuni dei principali costruttori, come Bavaria, Cranchi, Aicon, Echo Yachts, MorganFlair Yachts, Italmar e molti altri. Il salone si conferma anche un evento attrattivo per i gozzi, i gommoni e per le molte case motoristiche presenti.
Tuttavia, la tutela dell’ecosistema marino non si limita all’aspetto ambientale: comporta anche sfide burocratiche che ostacolano la crescita del settore. “Aree marine protette e ormeggi sono vincoli di sviluppo della nautica e per questo serve uno snellimento delle procedure sia in ambito strutturale sia in quello applicativo delle norme”, ha detto l’ammiraglio Pier Paolo Burri, della Marina Militare. Il tema è all’attenzione delle istituzioni da lungo tempo, e va inquadrato in una strategia nazionale che ha purtroppo ancora troppe lacune. Non è l’unica criticità di cui si parlerà a Napoli. Altri temi, come le tutele normative e assicurative per gli addetti ai lavori, l’organizzazione dei servizi turistici e di accoglienza e l’inquinamento, saranno all’attenzione di espositori e visitatori.