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Nautica, al Salone di Genova i record della produzione italiana: +13,6% al massimo storico. Trionfano i super yacht

Con il Salone di Genova, il maggiore dei quattro show nautici di settembre, i numeri della Blue economy italiana mostrano una crescita a doppia cifra e una fortissima propensione all’export

Nautica, al Salone di Genova i record della produzione italiana: +13,6% al massimo storico. Trionfano i super yacht

La Blue Economy in Italia cresce ininterrotamente da 7 anni e nel 2023 ha visto ancora un fatturato in crescita a doppia cifra raggiungendo il suo massimo storico, apportando 7 miliardi sul Pil nazionale e mostrando una fortissima predisposizione per l’export. Sono i dati contenuti nel “Boating Economic Forecast”,” la nuova edizione di Nautica in Cifre LOG, l’annuario statistico realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in partnership con Fondazione Edison.

Il dossier è stato presentato al Salone Nautico internazionale di Genova, arrivato alla 64 esima edizione, che ha confermato la sua vocazione di vetrina del Made in Italy, come lo è il Salone del Design di aprile per il settore del Mobile. A Genova sono messe in vetrina tutte le filiere della nautica: dagli yacht e superyacht ai fuoribordo, la vela, la componentistica e gli accessori.

La nautica italiana cresce del 13,6%, i super yacht del 21%

Il fatturato nazionale della nautica da diporto, secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in collaborazione con Fondazione Edison, è cresciuto ancora a doppia cifra nel 2023, con una corsa che continua ininterrotta da 7 anni, e conferma la leadership globale nella produzione italiana di superyacht che nel 2023 ha registrato +21% rispetto all’anno precedente detenendo il 51% degli ordini globali.

“Una crescita all’insegna dell’innovazione e della sostenibilità, nei materiali, nelle propulsioni, nelle tecnologie, che vuole diventare una bandiera anche della manifestazione” dice Confindustria. “Il settore della nautica da diporto si conferma molto solido nel 2023, proseguendo la crescita reattiva che ha caratterizzato gli anni post pandemia: il fatturato del comparto industriale ha infatti raggiunto il massimo storico di 8,33 miliardi di euro, che corrisponde esattamente a 1 miliardo in più rispetto al 2022. L’incremento pari al 13,6% fa seguito alla già consistente crescita del 20% messa a segno nel 2022” ha detto Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica.

Il contributo del settore della nautica al PIL nazionale è stato superiore ai 7 miliardi di euro nel 2023, con un incremento del 14,2% circa rispetto allo scorso anno, dice Confindustria Nautica. Anche il peso del contributo della nautica al PIL in rapporto al PIL nazionale ha raggiunto il 3,38 per mille, in aumento costante dal 2013, mostrando una crescita maggiore del settore rispetto all’economia nazionale, evidente soprattutto negli ultimi tre anni.

“La nautica ha un impatto economico e occupazionale in Italia eccezionale che deriva non solo dalla cantieristica, ma in gran parte dai benefici economici derivanti dalla presenza delle unità da diporto nelle nostre acque” ha sottolineato Carolina Villa, Vicepresidente Assagenti. “Dobbiamo fare in modo che le nostre coste non siano semplicemente dei waypoint estivi, ma che si consolidino sempre di più come dei luoghi dove si navighi e possibilmente si stanzi anche durante l’inverno”.

Export a un picco di 4,43 miliardi nel primo trimestre 2024

Fra i fattori che hanno alimentato questo ulteriore incremento di fatturato si deve considerare l’exploit delle esportazioni della produzione cantieristica nautica che hanno superato la soglia dei 4 miliardi nel 2023, crescendo ulteriormente nel primo quadrimestre 2024, raggiungendo un picco di 4,23 miliardi di euro” ha detto Marco Fortis, Direttore e Vice Presidente di Fondazione Edison. “Nel 2023, l’Italia mantiene il primato di principale Paese esportatore al mondo nel settore della cantieristica nautica, rappresentando il 19,3% dell’export mondiale; si tratta della quota maggiore mai registrata dal nostro Paese – ha continuato Fortis. La nautica tricolore ha evidentemente una forte propensione ai mercati esteri, con gli Usa che continuano a essere il più importante mercato a livello globale per i nostri cantieri. Grazie a un tasso di esportazione pari al 90%, la produzione italiana di nuove unità da diporto conferma il proprio primato mondiale nei superyacht – con oltre la metà degli ordini globali – nonché nei segmenti delle grandi unità pneumatiche, della componentistica e degli accessori”.

Per quanto riguarda l’impatto del settore nautico italiano sul mercato del lavoro, gli addetti effettivi nel 2023 sono saliti a 30.690, con una crescita del 7% circa. “Questo settore ha creato una filiera di oltre 200mila posto di lavoro in grado di confrontarsi con la concorrenza internazionale” ha detto ancora Cecchi.

Il 2024 vedrà una normalizzazione, ma il futuro resta positivo

Stefano Pagani Isnardi, analista di Confindustria Nautica, dice che “il 2024 appare finora caratterizzato da una normalizzazione della crescita del settore, a seguito del lungo ciclo di forte sviluppo, e da una più evidente differenziazione delle dinamiche fra i prodotti di fascia elevata e la piccola nautica. Le performance dei principali saloni autunnali del 2024, trainati dal nostro Salone Nautico, potranno chiarire il quadro di riferimento, ma le prospettive per il futuro, a livello di industria italiana, dovrebbero restare comunque nel complesso positive“.

Sanlorenzo e Ferretti: puntare sulla sostenibilità

Due dei maggiori protagonisti della nautica italiana si trovano d’accordo sul tema della sostenibilità. “Produciamo il 52% di navi da diporto nel mondo” ha detto Massimo Perotti, amministratore delegato di Sanlorenzo, “Dal Covid abbiamo registrato una crescita del 400% del settore merceologico. Tuttavia dobbiamo guardare al futuro e alle sfide della sostenibilità. Il mio gruppo ha costruito il primo 50 metri per trasformare il metanolo in idrogeno ma non esistono regolamentazioni adeguate per fare rifornimenti in sicurezza. È un problema a livello europeo che deve essere risolto”. Dunque in Europa deve esserci una maggiore attenzione a questo settore.

“La sostenibilità” ha aggiunto Alberto Galassi, amministratore delegato di Ferretti Group, “deve essere sociale, economica e ambientale. Invito a mantenere alta la soglia di attenzione a Bruxelles per evitare che vengano prese decisioni senza considerare l’effetto domino con ricadute a volte devastanti in termini economici e sociali”.

I nuovi spazi del Salone: il progetto di Renzo Piano avanza

Gli spazi del Salone, che resterà aperto fino al 24 settembre, sono maggiori rispetto all’edizione precedente e un “contenitore” più completo, grazie all’avanzamento dei lavori del Waterfront di levante di Genova, progettato dall’architetto Renzo Piano, anche se resta ancora una zona a cantiere: il nuovo ingresso nel “vecchio” Palasport ristrutturato, con le barche esposte anche nel canale che circonda per intero l’isola del Padiglione Blu.

Tutti i numeri della 64ma edizione del Salone Nautico di Genova

Ci sono tutti i grandi marchi della nautica a Genova in questa 64ma edizione del Salone insieme a molti nuovi, a presentare gli ultimi modelli dei più innovativi, performanti, eleganti e anche sostenibili yacht, barche a vela e imbarcazioni di ogni taglia e tipologia.

I numeri della rassegna: 1.052 brand, 1.030 imbarcazioni esposte, 220 mila metri quadrati di esposizione fra terra e acqua, 100 novità con 30 première, 23 espositori esteri in più dell’anno scorso nel solo settore della produzione. Moltissime le novità in tutti i settori. Nel segmento degli yacht e superyacht, al Salone ci sono fra gli altri l’Amer 120 (35,50 metri) di Amer Yachts, dotato di un sistema catalitico che riduce le emissioni, l’Exuma 35 (35,20 metri) di Maiora, dotato di una terrazza di oltre 130 metri quadrati, e il Sanlorenzo SL86A (26,60 metri) che con l’organizzazione asimmetrica del ponte ha rivoluzionato il mondo dello yachting.

Restano aperti i problemi fiscali: focus sull’abrogazione del testo unico doganale

Nel corso della giornata inaugurale del Salone, che ha visto la presenza del presidente del Senato, Ignazio La Russa, e del vice presidente del consiglio e ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, si è fatto il punto ieri sulla normativa fiscale, doganale e di settore, con un focus sull’abrogazione del testo unico doganale. Tale abrogazione, è stato sottolineato, aprirebbe a prospettive di semplificazione: per esempio, come sottolineato da Ezio Vannucci di Moore & Rowland Partner, c’è la possibilità di allineare la normativa italiana a quella dei vicini francesi in tema dell’annullamento delle garanzie fideiussorie per i lavori di refitting. Su questo il Direttore Oliviero ha rassicurato “gli strumenti ci sono, dobbiamo utilizzarli e quindi anche in tema di garanzie si può lavorare quantomeno per migliorare rispetto anche alla Circolare del 2020”.

Gli altri saloni nautici: Cannes, Southampton, fino a Montecarlo

Settembre è il mese più ricco per la nautica mondiale con ben 4 appuntamenti. A ciascun salone gli appassionati di nautica ha assegnato un aggettivo: Cannes, il primo della serie, Southampton, il più piccolo, Genova, il più grande, Monaco, il più esclusivo.

Dal 10 al 15 settembre si è tenuto il Cannes Yachting Festival. In Costa Azzurra sono state esposte 700 imbarcazioni, oltre a motori, componentistica e tutto quanto gira intorno al mondo del mare. Anche Cannes è alle prese con lavori di riqualificazione sia in città che nel Vieux Port, che continueranno fino al 2026.  

A sovrapporsi tra il Salone di Cannes e quello di Genova, dal 13 al 22 settembre, si tiene il salone di Southampton, il principale appuntamento nautico del Regno Unito, con ovviamente un sapore marcatamente british. Nella 55esima edizione il Southampton International Boat Show vede esposte al Mayflower Park circa 500 barche: dai kayak ai superyacht.

Ma gli armatori di superyacht tengono i loro top di gamma pronti per Monaco Boat Show che chiude il mese dei saloni dal 25 al 28 settembre. Posizionato nell’incantevole Port Hercule del Principato di Monaco, all’appuntamento monegasco giunto quest’anno alla trentatreesima edizione mette in mostra, gli armatori sfoggiano lusso e lunghezze da capogiro. A comuniciare dal prezzo del biglietto d’ingresso: 690 euro per un giorno (Iva inclusa…), 1.170 per due giorni e 1.860 euro per tutti e tre i giorni. Attenzione: le barche più considerate sono quelle da 30 metri in su.

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