A Madrid nasce ufficialmente il fondo per l’innovazione della Nato. Ventidue Stati appartenenti all’Alleanza Atlantica hanno firmato una lettera d’intenti per la creazione del primo fondo di “venture capital” multi-sovrano al mondo che, creato con 1 miliardo di euro, fornirà investimenti strategici in start-up che sviluppano tecnologie emergenti e dirompenti a duplice uso in aree critiche per la sicurezza degli alleati.
Fondo per l’innovazione Nato: chi sono i Paesi firmatari
I paesi firmatari sono: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna, Turchia e Regno Unito.
Stoltemberg: “Primo fondo di capitale di rischio multi sovrano al mondo”
“Questo fondo – ha spiegato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, poco prima della firma del documento – è unico nel suo genere. È il primo fondo di capitale di rischio multi sovrano al mondo. Investirà 1 miliardo di euro in start-up in fase iniziale, e altri fondi “deep-tech” in 22 nazioni partecipanti, sfruttando il meglio delle nuove tecnologie per la sicurezza transatlantica”.
“Mantenere il nostro vantaggio tecnologico – ha ricordato Stoltenberg – ha contribuito a mantenere forte la nostra Alleanza e sicure le nostre nazioni per più di settant’anni. Oggi, però, Nazioni che non condividono i nostri valori, come la Russia e la Cina, stanno sfidando questo vantaggio. In tutto, dall’intelligenza artificiale alle tecnologie spaziali, è essenziale fare tutto il possibile per rimanere all’avanguardia nell’innovazione e nella tecnologia. Questo fondo, insieme a Diana, l’acceleratore dell’innovazione della difesa della Nato per l’Atlantico settentrionale – ha continuato il segretario generale -, contribuirà a questo scopo”.
“Con un orizzonte temporale di 15 anni – ha concluso Stoltenberg -, il Fondo per l’innovazione della Nato contribuirà a far nascere quelle tecnologie nascenti che hanno il potere di trasformare la nostra sicurezza nei decenni a venire, rafforzando l’ecosistema dell’innovazione dell’Alleanza. E rafforzando la sicurezza del nostro miliardo di cittadini”.