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Nato: Jens Stoltenberg sarà il nuovo segretario

Norvegese, 55 anni, leader del partito laburista dal 2002 e primo ministro della Norvegia per due mandati (2005-2009 e 2009-2013). E’ cosi che si presenta Jens Stoltenberg, nominato dal Consiglio Altantico nuovo segretario della Nato, ruolo sinora ricoperto dal danese Anders Fogh Rasmussen e che verrà assunto dall’ex premier norvegese a partire dal primo ottobre.  

La carriera dell’esponente progressista è iniziata negli anni Novanta con il suo ingresso in Parlamento nel 1993 come deputato. Nominato Ministro nelle Finanze per un anno (1996-1997) il suo prestigio internazionale è cresciuto con l’incarico di inviato delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico. Da premier Stoltenberg ha dovuto gestire gli attentati di Oslo e all’isola di Utoya, portati a termine da Breivik nell’agosto del 2012. Alle elezioni del 2013 però non è riuscito ad ottenere la maggioranza parlamentare, annunciando le dimissioni del suo esecutivo.

La notizia della nuova nomina ha sorpreso il premier americano Barack Obama, mentre ha trovato il pieno sostegno di Angela Merkel e David Cameron. Così il Wall Street Journal avanza dubbi sulla scelta di Jens Stoltenberg come prossimo segretario generale della Nato: “Il suo radicalismo rappresenta già una nota rossa”, si legge.

“Durante il suo mandato come ministro dell’Industria e dell’Energia nel 1995 partecipò a una maratona ciclistica da Oslo a Parigi per protestare contro i test nucleari francesi”. E nel 2006, proprio durante il secondo mandato di Stoltenberg, il Fondo pensioni norvegese uscì dalla partecipazione a tre società statunitensi perché, ricorda il Wall street Journal, ritenute responsabili di “fornire un contributo alla produzione di armi nucleari”.

Infine il giornale contesta a Stoltenberg anche le sue posizioni accomodanti sulla Russia.

Ad aver dato l’annuncio, poco prima della nomina ufficiale, era stato il ministro degli Esteri, Federica Mogherini. “Possiamo aspettarci nelle prossime ore l’ufficializzazione” della nomina- aveva annunciato nel primo pomeriggio il ministro nel corso di una conferenza stampa. “Sperando che si arrivi”, ha aggiunto la titolare della Farnesina, “a un consenso unanime” intorno alla figura dell’ex premier norvegese.  

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