Natale ricco per le Borse, elettrizzate dalle buone sorprese in arrivo dall’economia Usa. L’eccellente dato sulla crescita del pil americano (+5% nel terzo trimestre il miglior risultato degli ultimi dieci anni) ha scatenato la corsa agli acquisti: l’indice Dow Jones +0,36% ha superato per la prima volta la soglia storica di 18 mila punti, l’S&P +0,3% segna un nuovo record a 2.084 punti. In controtendenza il Nasdaq -0,33%.
Anche i T bond segnalano un 2015 brillante: il titolo a due anni è salito ai massimi da 4 anni.
Avanza stamane la Borsa giapponese +1,1% sull’onda dei record di Wall Street e del nuovo rialzo del dollaro a 120,65 yen. La valuta Usa guadagna posizioni anche sull’euro, trattato a 121, 65 ai minimi da 28 mesi.
In ascesa i listini asiatici aperti alla vigilia di Natale (giornata lavorativa a Tokyo e in Cina), da Seul +0,4% ad Hong Kong +0,7%.
S&P, A GENNAIO LA RETROCESSIONE DI MOSCA
Fa eccezione Shanghai che arretra di un altro 1,8% dopo la pesante caduta di lunedì (-3,3%): gli operatori sono convinti che sia imminente la stretta dei regolatori sui margini di garanzia per il trading, dopo la folle corsa che ha portato il listino a crescere di un terzo del valore in meno di un mese.
Pesano sul petrolio le parole del ministro saudita al Naimi (“Non aumenteremo la produzione nemmeno se il greggio scenderà a 20 dollari. Il nostro obiettivo è la difesa delle quote di mercato”): stamane il crude oil tratta a 56,81 dollari al barile, in lieve ribasso dopo il mini rally di inzio settimna.
Tiene il rublo, nonostante il warning di S&P: la società di rating ha messo la Russia in osservazione in vista di un probabile downgrade a gennaio. Mosca, oggi BBB- rischia di finire nel girone dei junk bond dov’era precipitata durante la crisi del 1998.
PIAZZA AFFARI +1,46%, MA CRESCITA ZERO PER IL 2014
A Milano l’indice Ftse Mib è cresciuto dell’1,46% a 19.352 punti, un soffio sopra il livello del 2 gennaio: le ultime due sedute dell’anno saranno decisive per stabilire se l’anno chiuderà o meno in terreno positivo.
Positive le piazze europee: Parigi ha guadagnato l’1,42%, Francoforte lo 0,44% e Londra lo 0,14%.
BTP NUOVO RECORD, NEL 2015 POSSIBILI TITOI IN DOLLARI
In questa cornice l’Europa si prepara dunque a vivere una pausa natalizia sobria, favorita da non pochi fattori positivi (calo del petrolio, maggior competitività dell’export Ue grazie al calo dell’euro) ma frenata dai problemi interni: il giorno 29 si saprà se il Parlamento greco sarà riuscito ad eleggere il nuovo presidente, oppure se sarà necessario il ricorso al voto anticipato, denso di incognite per i partiti filoeuropei.
Intanto cresce la tensione sul fronte del QE: il 22 gennaio la Bce dovrà decidere se procedere o meno ad acquisti di titoli sul mercato secondario- Si profila intanto l’ipotesi di un QE dimezzato: sì all’acquisto, purché effettuato dalle varie banche nazionali, senza coinvolgere il bilancio della Bce.
Incuranti (all’apparenza) di questi dilemmi, i mercati obbligazionari viaggiano verso nuovi minimi.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi si è attestato a 134 punti, contro i 137 punti della chiusura precedente. Il rendimento del decennale italiano ha toccato in giornata un nuovo minimo record all’1,912% e ha poi chiuso all’1,95%. Mentre il differenziale Bonos/Bund ha segnato 111 punti per un tasso dell’1,71%.
Il Tesoro italiano ha fatto sapere che punta a un allungamento della vita media del debito pubblico nel corso del 2015, anno che vedrà anche il lancio di almeno un nuovo Btp Italia, nonché la possibilità di un ritorno a emissioni in dollari.
PROVE DI RISCOSSA MPS, ACCELERA FCA
Monte Paschi +1,3% chiude in terreno positivo ma nel corso della seduta ha perso vigore il tentativo di rimbalzo dopo la frana di lunedì.
Tar le Popolari si sono distinte Bper +2,80% e Banco Popolare +2,30%.
Tra i titoli sottili spicca il balzo di Banca Etruria+10,61%, dopo l’annuncio della riorganizzazione societaria, considerata un passo decisivo verso l’aggregazione con un altro istituto.
Nel resto del listino da segnalare il rialzo di Fca +2,31%, ancora lontana dai massimi segnati prima del collocamento di azioni a Wall Street. Più debole Exor +0,20% dopo l’incremento di 150 milioni del prestito obbligazionario con cedola fissa annua del 2,50% e scadenza ottobre 2024. Alla nuova emissione, quotata sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo, è stato attribuito un rating BBB+ da parte di Standard & Poor’s.
Tra gli altri titoli in evidenza Ferragamo +2,77%, Autogrill +3,75% e Wdf +4,35%. Sale anche Enel +2,21%.
Rimbalzo da brivido per Seat +22,73% dopo il tonfo .89% di lunedì, giorno di riammmissione al listino