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Nasdaq, lo strano caso di Msp Recovery: -53% al debutto in Borsa dopo la maxi-fusione con una Spac

johnruiz.com

Martedì, sul Nasdaq, è andato in scena uno degli esordi più disastrosi della storia recente. La società Msp Recovery, che si occupa di recuperare i pagamenti indebitamente effettuati nel settore sanitario, era stata valutata 32,6 miliardi di dollari dopo la fusione con la Spac Lionheart Acquisition Corp. II. Le azioni del nuovo gigante hanno debuttato come peggio non si poteva prevedere, crollando di oltre il 60% in meno di un’ora dall’avvio degli scambi. Alla fine, la seduta si è chiusa con un -53%.

John H. Ruiz, avvocato 55enne di Miami, possiede una partecipazione del 65% nella nuova società. La sua quota valeva 21,4 miliardi al prezzo concordato per la fusione, 10 dollari per azione, ma è precipitata a 8,3 miliardi nel giro di poche ore. In un’intervista rilasciata martedì, Ruiz ha affermato che il disastro in Borsa di Msp va ricondotto alle condizioni di mercato poco favorevoli, e non a particolari mancanze della società da lui fondata nel 2014.

L’accordo fra Msp e Lionheart Acquisition Corp. II, annunciato a luglio del 2021, è il secondo più ricco di sempre fra quelli che coinvolgono una Spac. Tuttavia, gli analisti avevano espresso dubbi sui valori dell’operazione. Msp prevede entrate per 3,2 miliardi di dollari entro il 2024, ma nel 2021 ha registrato perdite per 33 milioni.

Ruiz e Ophir Sternberg, lo sponsor della Spac, sono anche co-proprietari di una società di barche a motore di lusso chiamata Cigarette Racing Team. Sternberg aveva precedentemente prestato a Ruiz 20 milioni di dollari per acquistare un’unità condominiale situata presso il Ritz-Carlton Residences a Miami Beach, che sarà rimborsata in azioni di Msp Recovery.

A differenza della maggior parte delle transazioni Spac, non sono stati coinvolti investitori esterni e Ruiz non ha fissato un limite minimo di raccolta per il completamento dell’operazione.

Non solo: addirittura il 90% degli azionisti della Spac ha deciso di riscattare le proprie azioni prima della fusione, nonostante gli incentivi offerti da Sternberg a coloro che hanno scelto di mantenere i titoli. Gli azionisti rimanenti hanno ricevuto 118 warrant per azione che detengono con un prezzo di esercizio di 11,50 dollari, ben al di sopra del prezzo di chiusura delle azioni dell’MSP di 5,06 dollari.

Infine, segnali di difficoltà erano emersi questo mese quando Lionheart ha firmato un accordo con la banca di investimento Cantor Fitzgerald per acquistare le azioni dagli investitori che avevano deciso di vendere.

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Categories: Finanza e Mercati