L’ennesimo record del Nasdaq (+0,74%, a 14.174 punti), accompagnato da nuovi massimi per il petrolio mentre i t-Bond decennali restano ben sotto l’1,5%, caratterizza i mercati finanziari a poche ore dall’avvio del vertice della Federal Reserve chiamato a una difficile prova di comunicazione: rassicurare da un lato sul fatto che la politica del denaro resterà soft fino a tarda estate, ma dall’altro convincere i mercati che la situazione, nonostante le pressioni sui prezzi, resta sotto controllo. Missione non facile perché, avverte stamane un’inchiesta del Wall Street Journal, sulla Corporate America gravano 11.500 miliardi di dollari di debiti, in parte contratti per far fronte alla pandemia. Anche un modesto rialzo del costo del denaro, date queste cifre, va ponderato con la massima attenzione.
SALE IL NIKKEI, TOKYO FRENA PRIMA DELLE OLIMPIADI
Listini asiatici contrastati in attesa della Fed. Apre in rialzo a Tokyo il Nikkei (+0,90%), anche se, a un mese dall’avvio dei giochi olimpici, l’economia accusa la frenata imposta dai vari lockdown: il Pil salirà dello 0,5% nel secondo trimestre, assai meno di quanto previsto (+1,7%).
Deboli i mercati cinesi chiusi ieri per vacanza: l’indice Csi 300 di Shanghai -o,16%, Hong Kong -0,21%. Sale invece Sidney (+1,03%) dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Banca centrale.
Il petrolio si mantiene sui massimi: Wti a 71,27 dollari al barile (+0,55%), Brent a 73,24 dollari ad un filo dal record di lunedì (73,64) massimo dal 2019.
Mercati Usa positivi ieri, con una lieve frenata in chiusura. Ai massimi, oltre al Nasdaq, anche l’indice S&P +0,18%, in frenata il Dow Jones a -0,25%.
LORDSTOWN, VERSO IL FALLIMENTO LA PRIMA SPAC
Sotto tiro le auto elettriche di Lordstown (-18%) dopo il warning sulla continuità aziendale. Ne risente l’intero comparto delle Spac, i veicoli finanziari creati per cogliere buone occasioni: Lordstown doveva essere una di queste.
Poco mossa Novavax dopo l’esito positivo dei test sui vaccini.
EUROPA, APERTURA IN RIALZO. OGGI LA PACE AIRBUS-BOEING
I future sulle Borse europee si predispongono a un avvio in lieve rialzo. Si tiene oggi il summit europeo con gli Stati Uniti. Al centro del vertice diversi dossier: dai vaccini alla lotta al Covid-19, passando per il clima e gli investimenti in tecnologia. L’incontro dovrebbe anche porre fine alla disputa sui finanziamenti governativi ad Airbus e Boeing che dura ormai da 17 anni
LONDRA RINVIA L’APERTURA TOTALE
Al centro dell’attenzione rimane sempre l’evoluzione della pandemia. In Gran Bretagna, il primo ministro britannico Boris Johnson ha annunciato ufficialmente che sarà posticipata di quattro settimane, al 19 luglio, la revoca delle ultime restrizioni, a causa di un’impennata dei casi legati alla variante Delta, apparsa originariamente in India. “Siamo molto preoccupati per questa variante che si sta diffondendo più velocemente del previsto”, ha spiegato Johnson, che preferisce quindi “aspettare il 19 luglio per dare al servizio sanitario il tempo necessario” per superare la nuova emergenza.
MUSK FA VOLARE IL BITCOIN: IGNORATO L’SOS CONSOB
L’affondo del presidente della Consob Paolo Savona contro le criptovalute ha coinciso con il rimbalzo del Bitcoin oltre quota 40 mila dollari. Quasi in contemporanea con l’analisi fortemente critica sulle criptovalute di Savona che ha parlato di rischio di un collasso bis dopo quello del 2008 per i derivati, la moneta virtuale è schizzata su del 9%.
Il rimbalzo è dovuto a Elon Musk: il gruppo Tesla, ha twittato, tornerà a consentire transazioni nella criptovaluta quando “ci sarà la conferma che nel processo di mining sarà utilizzata una componente ragionevole (circa il 50%) di energia pulita”.
Inoltre, alla Robin Hood conference è arrivato lo sdoganamento di Paul Tudor Jones, multimiliardario gestore di hedge funds, il quale ha detto che il bitcoin è “un mezzo grandioso” per proteggere il suo patrimonio nel lungo periodo e che fa parte del suo portafoglio investimenti come l’oro. “Mi piace il bitcoin per diversificare il mio portfolio” ha detto, intervistato dalla Cnbc.
LA GRECIA A 5 ANNI SOTTO ZERO: SOLO IL BTP RENDE QUALCOSA
Strano, stranissimo ma vero. Ieri il bond a 5 anni della Grecia è scivolato in terreno negativo. Ovvero, nonostante il debito pubblico di Atene abbia superato sotto lo stress della pandemia la soglia del 200% del Pil, i gestori accettano di finanziare gratis gli hellenic bond, trattati otto anni fa come carta straccia o giù di lì. I Btp restano così l’unico titolo a cinque anni dell’Eurozona che paga un interesse. Il mistero si spiega sia con le dimensioni ristrette del mercato greco che, soprattutto, con lo scudo offerto dagli acquisti della Bce.
OGGI AL VIA LA PRIMA TRANCHE DEGLI EUROBOND
La svolta di Atene coincide con una data storica per il mercato europeo: oggi la Commissione Ue darà mandato a 39 banche (tra cui Intesa, Unicredit e Mps) di lanciare una prima tranche dei bond che andranno a finanziare il Recovery Plan. L’operazione dovrebbe riguardare titoli decennali per un importo di dieci miliardi, punta dell’iceberg dei 750 miliardi di finanziamento previsti dal Next Generation Eu.
Mercoledì dovrebbe arrivare il via libera della Commissione ai primi Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr), tra cui probabilmente ci sarà anche quello italiano, consegnato nei tempi stabiliti alla Ue lo scorso 30 aprile.
SPREAD A 103, IL BTP RENDE LO 0,77%
Il BTP decennale si muove sul rendimento più basso da aprile, allo 0,77%, così come il Bund tedesco a -0,25%. Lo spread Btp/Bund resta inchiodato a 103 punti base.
La Banca centrale europea potrebbe concentrare gli acquisti di corporate bond sulle società che inquinano meno o che stanno riducendo le emissioni. Lo ha detto il membro del Consiglio direttivo della Bce Isabel Schnabel durante un discorso.
EUROSTOXX AI MASSIMI DAL 2008, MILANO +0,16%
In questa cornice hanno chiuso poco mossi ma comunque sopra la parità tutti i principali listini europei, frenati dall’attesa per la riunione della Fed di oggi e domani.
L’indice Eurostoxx (+0,3%) ha segnato in avvio nuovi massimi dal 2008. Piazza Affari ha archiviato la seduta con un rialzo dello 0,16%, a 25,757 punti. Il Dax di Francoforte (+0,1%) ha aggiornato il record storico.
SHELL (+2,5%) VENDE IL GIACIMENTO PERMIAN
Il FTSE 100 di Londra ha toccato il livello più alto da marzo 2020, malgrado le preoccupazioni per la variante delta del covid-19.
Shell avanza del 2,52% sulle prospettive della cessione di Permian, il più importante bacino di shale oil americano.
Madrid è la borsa più vivace con un +0,80%.
L’ECONOMIA EUROPEA METTE IL TURBO
Notizie confortanti sono state pubblicate nel corso della seduta relativamente alle prospettive dell’economia europea. La produzione industriale nella zona euro è cresciuta oltre le attese ad aprile, grazie a un aumento della produzione di beni di consumo durevoli pari a oltre il doppio rispetto a un anno prima: +0,8% su mese, per un aumento su base tendenziale del 39,3%. Le stime erano molto inferiori: +0,4% su mese e +37,4% su anno. L’aumento più marcato nel mese di aprile rispetto a marzo è stato registrato nei beni di consumo durevoli, la cui produzione è cresciuta del 3,4% da -3,4% e -1,2% di febbraio e marzo. Su base annua la produzione di beni di consumo durevoli è balzata del 117,3%. Sono anche stati rivisti al rialzo i dati del mese precedente, confermando le indicazioni di accelerazione già rilevate da Bankitalia relativamente all’economia italiana.
LA FRANCIA SALIRÀ DEL 5,8%
La Banca centrale francese prevede che l’economia domestica si avvierà verso una crescita superiore alle attese: +5,8% quest’anno, ben oltre la media del 4,6% della zona euro, secondo l’istituto centrale, che ha rivisto le previsioni al rialzo dello 0,4% rispetto alle ultime stime di marzo.
ENI GUIDA LA CARICA DEI TITOLI OIL A MILANO
La corsa dei titoli oil dà una mano anche ad Eni (+1,63%) dopo una nuova scoperta nel mare del Nord della controllata Var Energy. Il cane a sei zampe è sotto i riflettori degli analisti anche perché è entrata nella lista dei possibili pretendenti all’espansione di North Field in Qatar, il progetto per accrescere del 40% la produzione domestica di LNG con un investimento da 30 miliardi di dollari. Equita ha ribadito il giudizio buy. Tra i migliori anche Saipem +1,62% e Tenaris +1,48%.
GOLDMAN SACHS PUNISCE FERRARI, STELLANTIS -1,6%
Le vendite si sono abbattute ancora su Ferrari (-3,3%), dopo la retrocessione a “sell” da “buy” di Goldman Sachs. La banca d’affari teme un impatto sulla redditività di breve termine per l’aumento dei costi nell’ambito dei piani di transizione tecnologica. Il debutto nell’alta moda, all’indomani della presentazione di una collezione Ferrari all’interno dello stabilimento di Maranello, non pare convincere granché il mercato che non si lascia ammaliare nemmeno dal “Cavallino”, il ristorante aperto dallo chef Massimo Bottura. In scia alla rossa, perdono Exor (-1,1%) e Stellantis (-1,06%).
CORRE AMPLIFON, BENE LE UTILITY
In attesa di cedere a Ferrari il neo ad Benedetto Vigna, avanza Stm (+0,67%): la società ha rafforzato la collaborazione con il Politecnico di Milano tramite un accordo di cinque anni per la costituzione di un centro di ricerca congiunto sui materiali avanzati per sensori (Steam).
La maglia rosa di giornata spetta ad Amplifon (+3,18%). Utility in denaro: Terna +1,33%, Hera +1,09%, Enel +1%.
SALE INTESA, CONTINUA IL BUYBACK DI UNICREDIT
Tra i finanziari, si apprezzano Intesa (+1,03%) e Banca Generali (+1,05%); male Azimut (-1,16%).
Unicredit ha acquistato circa 10,615 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback di quest’anno, che portano il totale complessivo di azioni proprie detenute in portafoglio dalla banca all’11 giugno a circa 10,620 milioni, pari allo 0,47% del capitale sociale.
ATLANTIA STABILE DOPO L’USCITA DA ASPI
Atlantia, +0,1%, è partita scoppiettante ma ha rallentato nel finale e festeggia così, in maniera piuttosto sobria, la firma della cessione di Autostrade per l’Italia a Cdp e fondi. Positivo il giudizio di Bestinver, che ha migliorato la raccomandazione sul titolo a “buy” dal precedente “hold” con un target di valutazione tra i 19 e i 20 euro dai precedenti 16-17 euro. “Hold” con un target di valutazione tra i 19 e i 20 euro dai precedenti 16-17 euro. Si mette fine all’incertezza, dicono gli analisti, e si liberano risorse utili per strategie future.
DEBUTTO OK PER L’AUMENTO AUTOGRILL, CORRE EDILIZIA ACROBATICA
Fuori dal paniere principale, Autogrill centra un rialzo del 4,47%, nel primo giorno di negoziazione dei diritti sull’aumento di capitale da 600 milioni.
Enav (+1,73%) ha firmato un contratto con Airservice Australia (Asa), il service provider australiano per i servizi alla navigazione aerea.
Sull’Aim ha brillato Edilizia Acrobatica (+5,83%) dopo i guadagni di venerdì (+5,19%); Intesa Sanpaolo ha alzato il target price delle azioni a 13,5 euro da 10 euro, confermando a buy il rating.