Anche l’Europa avrà il suo Nasdaq, cioè un segmento speciale di Borsa che raccoglierà e darà visibilità alle maggiori società high tech del Vecchio continente. Lo ha deciso Euronext, la società-mercato che controlla e gestisce le Borse di 7 Paesi: Italia, Francia, Belgio, Olanda, Portogallo, Norvegia e Irlanda. Il Nasdaq europeo si chiamerà Euronext Tech Leaders e comprenderà 108 società, di cui 19 italiane. Per farne parte le società devono essere delle tech company operanti in uno dei tre seguenti sottosistemi: l’healthtech, il cleantech e il general tech. Inoltre, per essere ammessa al nuovo segmento di mercato la tech company deve avere una capitalizzazione di Borsa di almeno 300 milioni e deve aver conseguito per tre anni un livello minimo di crescita dei ricavi o aver raccolto una quantità minima di capitale.
Il nuovo segmento di Borsa avrà una capitalizzazione di mille miliardi di euro e a luglio debutterà l’indice che rappresenterà la performance delle società del paniere.
Nasdaq europeo: ecco le 19 società italiane che ne faranno parte
Tra i 108 campioni europei che faranno parte del nuovo circuito di Borsa, 19 sono quotate in Italia e più precisamente 18 sono italiane a tutti gli effetti e una – la più grande e più famosa, StMicroelectronics – è una joint italo-francese. Ecco l’elenco delle altre società quotate a Piazza Affari che entreranno in Euronext Tech Leaders:
- Alerion Cleanpower
- Antares Vision
- Diasorin
- Digital Bros
- Digital Value
- El.En.
- Finecobank
- Gvs
- Illimity Bank
- Mutuionline
- Nexi
- Philogen
- Reply
- Seco
- Sesa
- Technoproble
- Tinexta
- Wiit
In realtà, nel Nasdaq europeo c’è anche un’altra società italiana – Nhoa, che è nata da uno spin-off del Politecnico di Torino – che però è quotata alla Borsa di Parigi ed è controllata dal gruppo di Taiwan Tcc
Non ha il valore del Nasdaq Usa, ma è un primo passo
Il Nasdaq europeo non è la fotocopia di quello americano, sia perché il concetto di tech è considerato in maniera più elastica e più aderente alla realtà del Vecchio Continente, sia perché le dimensioni sono incomparabili. Basti un confronto ricordato dal Sole 24 Ore: le prime 10 società high tech dello Stoxx Europe 600 valgono meno di 700 miliardi di euro mentre le top 10 a Wall Street valgono oltre 6 mila miliardi di dollari. La novità messa in campo da Euronext è però una scelta eccellente e ha il preciso scopo di dare visibilità ai campioni del tech di fronte ad analisti finanziari, asset manager e investitori e, sperabilmente, di attrarre maggiori capitali sulle società europee.