Fumata bianca per il governo Conte che in serata presenterà la lista dei ministri al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per poi presentarsi in Parlamento e alle celebrazioni ufficiali della Festa della Repubblica del 2 giugno. Il Governo nasce, 90 giorni dopo le elezioni e infinite capriole dei protagonisti, sulla base di un accordo politico tra Lega e Cinque Stelle e manda definitivamente in archivio l’ipotesi del governo tecnico Cottarelli.
Il nuovo Governo, che esclude l’ingresso diretto di Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che si limiterà ad entrare nella maggioranza, prevede un rimescolamento delle carte nella squadra ministeriale messa a punto da un lungo incontro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che saranno i nuovi vicepresidenti dell’Esecutivo. Salvini assumerà anche la guida del Ministero dell’Interno mentre Di Maio sarà il ministro del Welfare e dello Sviluppo economico.
Le novità principali sono tre:
1) il nuovo ministro dell’Economia sarà il professor Giovanni Tria, economista dell’Università di Tor Vergata, vicino a Forza Italia e all’ex ministro Renato Brunetta, critico verso l’Europa ma non fino al punto da immaginare uscite unilaterali dell’Italia dell’euro. In precedenza si era espresso contro il reddito di cittadinanza ma a favore della Flat Tax purchè compensata dall’aumento dell’Iva;
2) Paolo Savona diventa ministro ma di serie B e cioè agli Affari Europei, dove difficilmente potrà influire con il suo euroscetticismo sulla linea del Governo in campo internazionale;
3) la nomina di Enzo Moavero Milanese, ex ministro del governo Monti, alla guida del ministero degli Esteri.
Tra le altre nomine c’è qualle del grillino Bonafede alla Giuzia e quella del leghista Giorgetti come sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Inoltre la Bongiorno diventa ministro della Pubblica amministrazione, la Trenta della Difesa, la Grillo della Salute, Bussetti va alla Pubblica Istruzione, Toninelli alle Infrastrutture, Bonafede alla Giustizia.