“Continuerò a operare nei limiti delle mie forze”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia al Quirinale per la nomina di 25 nuovi cavalieri del lavoro. Il Capo dello Stato ha così risposto indirettamente alle indiscrezioni su una possibile conclusione anticipata del suo secondo mandato nel mese di marzo.
“Sono tutore di regole che siano realmente tali e non paraventi tesi a difendere l’esistente – ha proseguito Napolitano –. E’ necessario varare con passo celere e determinazione cambiamenti essenziali”, anche perché “in Italia si sta diffondendo un senso d’insofferenza per il trascinarsi di vecchi assetti strutturali e di potere, ma anche una determinazione forte a non fermarsi nel perseguire la strada delle riforme e dei cambiamenti in parte già avviate”.
Per questo “non possiamo restare prigionieri di paralisi e impedimenti – ha concluso il Presidente –. I cambiamenti sono essenziali. Troppe contrapposizioni pregiudiziali, l’incapacità di dialogo e di intesa, gli atteggiamenti frenanti o di vero e proprio rifiuto rispetto a scelte concrete di riforma”, tutto ciò è stato finora “espressione di conservatorismi, corporativismi e ingiuste pretese di conservazione di posizione di rendita, di ingiuste posizioni acquisite”.