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Napoli torna primo, Juve non molla

Il Napoli si riprende la vetta, la Juventus resta in scia. Azzurri e bianconeri rispondono alla vittoria dell’Inter imponendosi, rispettivamente, contro Genoa e Spal e rimettono a posto la classifica, seppur con qualche patema in più del previsto.

Gli uomini di Sarri hanno rischiato non poco in quel di Marassi e anche quelli di Allegri, al di là del 4-1 finale, hanno faticato a mantenere alta la tensione al cospetto dei neopromossi ferraresi. Ad ogni modo le missioni sono compiute e la decima di campionato va in archivio con un sostanziale “no contest”: se vincono tutti, in fondo, non vince nessuno.

Ai punti, restando dunque nella metafora pugilistica, è andata meglio al Napoli: la pressione era tanta e la partita di Genova era pure cominciata male con i rossoblu in vantaggio al primo affondo (4’ Taarabt). Poi però si è svegliato Mertens, di nuovo in versione super dopo le piccole “pause” con Manchester City e Inter.

Il belga ha prima pareggiato con una splendida punizione (14’), poi ha raddoppiato con una giocata da urlo (30’), infine ha procurato l’autogol di Zukanovic (60’). Il ritorno del Genoa nel finale (76’) con Izzo ha creato diversi grattacapi a Sarri ma alla fine i 3 punti sono rimasti tali, così come il primato in classifica in solitaria.

“Abbiamo fatto una prestazione per qualità di palleggio e per velocità di grandissimo livello – il commento del tecnico. – Rimane il rammarico per non aver chiuso la gara in maniera netta come meritavamo e per aver tenuto il Genoa in partita fino alla fine”.

Stesso discorso, parola più parola meno, per Massimiliano Allegri e la sua Juventus: contro la Spal è finita 4-1, eppure a un certo punto il match sembrava aperto, troppo vista l’enorme differenza di valori in campo. Ai bellissimi gol di Bernardeschi (14’) e Dybala (22’) si era aggiunto quello decisamente inaspettato di Paloschi (33’), e quando agli albori del secondo tempo il Var annullava il pareggio ferrarese per fuorigioco (giusto), lo Stadium sentiva un brivido freddo lungo la schiena.

Le reti di Higuain (65’) e Cuadrado (70’) restituivano il sorriso al popolo bianconero ma non ad Allegri, arrabbiatissimo per aver visto, ancora una volta, una Juve un po’ troppo presuntuosa. “Dobbiamo trovare equilibrio, non a discapito della fase offensiva che fa bene, altrimenti saremo sempre sull’altalena – le parole del tecnico. – Se vogliamo arrivare in fondo e lottare per vincere il campionato i ragazzi devono capirlo, altrimenti faremo fatica e ci innervosiremo. E se sabato a San Siro giochiamo così usciamo con le ossa rotte”.

La sfida col Milan ci dirà qualcosa in più sulla reale fame di scudetto della Signora, anche se la differenza con Napoli e Inter, ad oggi, sta soprattutto nei due rigori sbagliati da Dybala con Atalanta e Lazio.

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