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Napoli, Spalletti torna a Empoli dopo i trionfi in Champions ma avverte: “Guai ai cali di tensione”

Il Napoli ha già lo scudetto in tasca ma deve evitare di farsi male da solo: ecco perché Spalletti, che allenò per cinque anni ad Empoli, mette in guardia i suoi

Napoli, Spalletti torna a Empoli dopo i trionfi in Champions ma avverte: “Guai ai cali di tensione”

Nel segno del Napoli. La 24esima giornata comincia proprio con la capolista, attesa dalla trasferta di Empoli per continuare la sua fuga Scudetto. Il titolo, ormai, non è più in discussione per nessuno, ma Spalletti, da buon condottiero, non vuole cali di tensione, consapevole che solo quelli, forse, potrebbero riaprire una corsa che sembra ormai segnata da tempo. Questa volta però gli azzurri non hanno avuto una settimana libera per preparare la partita, anzi in questi giorni è probabile non abbiano nemmeno pensato al campionato, distratti, nel senso buono del termine, dalla Champions League e da quanto fatto a Francoforte. L’Empoli, già capace di battere l’Inter a San Siro, spera di ricavarne qualcosa, pur sapendo che fermare questo Napoli è quasi impossibile per chiunque.

Empoli – Napoli (ore 18, Dazn)

La domanda, da almeno un mese (abbondante), non è più se gli azzurri vinceranno lo Scudetto, ma quando lo faranno. I tifosi scaramantici sono liberi di arrabbiarsi, gli altri invece converranno che la squadra di Spalletti è troppo superiore alle altre, sia dal punto di vista tecnico che mentale. La fame, del resto, non è un dettaglio di poco conto, come ha dimostrato il Milan della scorsa stagione: quella del Napoli però è addirittura superiore, come si evince dai numeri, sin qui praticamente perfetti. Osimhen e compagni stanno facendo cose strepitose e dominano il campionato da ogni prospettiva, a cominciare dal +15 sull’Inter seconda. Il dato, già di per sé clamoroso, si spiega con il miglior attacco (56 gol), la miglior difesa (15) è una serie di vittorie da far paura, sia totali (20 in 23 partite) che consecutive (6, di cui 17 nelle ultime 18). Insomma, la sfida di Empoli non dovrebbe creare problemi, ma l’avversario ha già creato problemi agli azzurri, sia all’andata (finì 2-0, ma il Napoli la sbloccò solo nel finale su rigore) che un anno fa, quando il 3-2 finale (da 0-2) segnò il punto più basso dell’era Spalletti, tanto da metterne in discussione addirittura il proseguo.

Spalletti non si fida: “A Empoli gara delicata, l’euforia non diventi presunzione”

“È una partita delicatissima per la loro precisa geometria tattica, sanno stare in campo benissimo e hanno giocatori forti tipo Vicario, Parisi, Baldanzi, sono calciatori che noi ci troveremo il prossimo anno nelle grandi squadre a confrontarsi per l’alta classifica e già ora sanno come comportarsi in campo – il pensiero del tecnico azzurro -. Non è scaramanzia, vogliamo vincere per la nostra città, lo sentiamo, lo percepiamo, ma non bisogna fare il minimo errore, dall’euforia non deve iniziare la presunzione che mette fine alla crescita. Oggi dobbiamo essere bravi a ‘meccanizzare’ bene nella testa l’importanza di queste partite, senza considerare altre cose. È come quando hai gli occhiali da fabbro: di lato non vedi niente, ma solo quello che hai davanti. Serve questo, guardare solo a Empoli”.

Empoli – Napoli, le formazioni: turnover al minimo, giocano i titolarissimi

Nell’immediato post-Eintracht si era diffusa la voce di un possibile turnover per quelli che hanno giocato di più, a cominciare dal capocannoniere Osimhen. Ma Spalletti non vuole toccare più di tanto la sua creatura, consapevole che il ferro va battuto finché è caldo e quello del Napoli è addirittura incandescente. Inoltre la prossima settimana sarà sgombra da impegni, dunque le rotazioni saranno ridotte al minimo e mirate soprattutto all’interpretazione del match, da non prendere sotto gamba. Il 4-3-3 azzurro vedrà così Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (diffidato) e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka ed Elmas (favorito su Zielinski) a centrocampo, Politano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Zanetti, alle prese con un Caputo non al meglio (ma stringerà i denti), risponderà con il consueto 4-3-1-2 con Vicario tra i pali, Ebuehi, Ismajli, Luperto e Parisi nel reparto arretrato, Haas, Henderson e Marin in mediana, Baldanzi alle spalle della coppia offensiva composta da Caputo e Satriano.

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