Il Napoli si riprende la vetta, il Milan stacca Lazio e Udinese. La domenica di campionato si chiude con le vittorie di azzurri e rossoneri, ma anche con il pareggio a reti bianche tra Sarri e Sottil e il successo dell’Inter sulla Salernitana, che vale un piccolo passo avanti in classifica. Attenzione anche alla Roma, attesa questa sera dal posticipo di Genova sponda Samp: 3 punti vorrebbero dire quarto posto in solitaria e un interessante meno 4 dal Napoli, il tutto a una settimana dallo scontro diretto dell’Olimpico.
Napoli-Bologna 3-2, Spalletti: “Vincere queste partite è fondamentale”
Gli azzurri si confermano la prima forza del campionato, anche se con un successo meno brillante di quanto si pensasse alla vigilia. Già, perché il Bologna ha creato diversi problemi alla difesa di Spalletti, tanto da andare in vantaggio per primo con Zirkzee (41’) e trovare il momentaneo 2-2 con Barrow (51’, papera di Meret), dopo che il Napoli aveva segnato con Juan Jesus (45’) e Lozano (49’). Fase di stallo pericolosa, che solo una grande giocata avrebbe potuto rompere: gli azzurri l’hanno trovata al 69’ con Osimhen, tornato al gol anche in Serie A dopo quello all’Ajax di mercoledì, ovviamente su assist del solito Kvaratskhelia. “Abbiamo dimostrato una grandissima mentalità perché ci siamo comportati allo stesso modo per tutta la partita, cercando di riprendere la palla con forza – il commento soddisfatto di Spalletti -. Queste sono gare fondamentali da portare a casa, è stata una bellissima prestazione sotto tanti aspetti. Ho buone sensazioni, la squadra sta giocando un gran calcio e li vedo tutti molto partecipi”.
Verona-Milan 1-2, Pioli: “Vittoria giusta nel momento giusto”
In serata è arrivata la risposta del Milan, uscito vincitore da un confronto piuttosto complicato con il Verona, apparso rinato dalla cura Bocchetti. Il giovane tecnico, subentrato pochi giorni fa a Cioffi, è riuscito a dare una bella sterzata al suo Hellas, apparso decisamente simile a quello di Tudor, ma i rossoneri sono riusciti a venirne a capo lo stesso, nonostante una serata in cui le fatiche di Champions si sono fatte sentire in modo piuttosto palese. Decisivo, proprio come nella scorsa stagione, un gol di Tonali, tanto che qualcuno, giocando con lo storico epiteto, ha già ribattezzato questa trasferta come la “Tonal Verona”. Battute a parte il Milan ha sofferto, a tratti pure troppo, nonostante il vantaggio lampo ottenuto con un’autorete di Veloso (9’) e una grande occasione di Giroud, sciagurato nel calciare a lato a tu per tu con Montipò. Al 19’ però l’Hellas ha pareggiato con Gunter (19’, anche qui con deviazione di Gabbia) e la partita è cambiata, con i padroni di casa molto vicini al gol che, probabilmente, avrebbe mandato il Diavolo al tappeto (traversa di Piccoli). Ma all’81’ ecco il contropiede fulmineo del Milan, che Tonali ha trasformato nella rete della vittoria dopo un bell’assist di Rebic. “Dentro questa partita c’erano tante motivazioni: innanzitutto la terza vittoria di fila in campionato che non ci era mai riuscita, poi il voler migliorare il ruolino di marcia del 2022 e la voglia di sfruttare una settimana piena – ha spiegato Pioli -. Giocando così tanto si fa solo recupero, ora avremo più tempo, ma ci aspettano comunque 7 partite in 20 giorni tra campionato e Champions. È stata la vittoria giusta nel momento giusto, ci farà lavorare bene”.
Inter-Salernitana 2-0, Inzaghi: “Ci stava fossi in discussione, ma ora…”
Domenica di sorrisi pure in casa Inter, dove ci si gode la terza vittoria nelle ultime quattro partite. Considerando che l’unico pareggio è quello di Barcellona (di fatto un successo), ecco spiegato il ritrovato buon umore dell’ambiente, apparso ritrovato sotto tutti i punti di vista. La partita con la Salernitana poteva presentare qualche insidia, specialmente in virtù delle fatiche del Camp Nou, invece i nerazzurri l’hanno affrontata con la testa giusta, trovando subito il vantaggio con Lautaro (14’) e, a inizio ripresa, il raddoppio scaccia-pensieri con Barella (58’), guarda caso protagonisti anche in Spagna. Inzaghi, in apnea per diverse settimane, può tornare a respirare a pieni polmoni, perché la sua Inter, per quanto ancora lontana dalla vetta (meno 8), si è decisamente ritrovata. “Temevo la partita, so come si esce spesso dalle notti europee, ma la squadra è stata sempre concentrata, sul pezzo – le parole del tecnico nerazzurro -. Se mi hanno dato fastidio le critiche? Noi allenatori siamo sempre in discussione, anche a Roma c’è stato qualche problema, è un ambiente tosto pure quello. Le cose non funzionavano bene, si guardava agli 84 punti dello scorso anno come una sconfitta. Comunque ci sta, non potevamo permetterci di perdere quattro partite…”.
Sampdoria-Roma (ore 18.30, Dazn): l’allievo Stankovic sfida il maestro Mou
La decima giornata non è ancora conclusa: all’appello mancano ancora Sampdoria-Roma e Lecce-Fiorentina, con la squadra di Mourinho che, in caso di vittoria, scavalcherebbe in un colpo solo sia Lazio che Udinese. La missione però non sarà semplice, sia perché i blucerchiati sono alla disperata ricerca di punti, sia perché all’appello mancherà Dybala, sin qui decisivo per le sorti dell’attacco giallorosso. Inoltre non vanno sottovalutate le fatiche post Europa League, motivo per cui il match si presenta ben più equilibrato di quanto non dica la classifica. Mourinho, ieri in silenzio come di consueto dopo gli impegni internazionali, sa bene che questi sono proprio i punti che fanno la differenza tra un’ottima stagione e una normale, ecco perché cercherà di ottenerli in tutti i modi, peraltro in un confronto molto affascinante con Stankovic, suo ex alfiere ai tempi dell’Inter.
Sampdoria-Roma, le formazioni: Mou punta nuovamente su Belotti
Match che si preannuncia molto tattico ed equilibrato, con lo Special One orientato a puntare nuovamente sul “Gallo” Belotti, in gol nella difficile trasferta di Siviglia. Il suo 3-4-2-1 vedrà così Rui Patricio in porta, Mancini, Smalling e Ibanez in difesa, Zalewski, Cristante, Matic e Spinazzola a centrocampo, Zaniolo e Pellegrini sulla trequarti, Belotti in attacco. Stankovic, alla prima a Marassi dopo l’esordio (con punto) di Bologna, risponderà con un 4-2-3-1 con Audero tra i pali, Bereszynski, Ferrari, Colley e Augello nel reparto arretrato, Rincon e Villar in mediana, Gabbiadini, Sabiri e Djuricic alle spalle dell’unica punta Caputo.