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Napoli-Milan infiamma il campionato: Inter di nuovo ko, Juve in forte ripresa, occhio a Roma e Lazio

Il big match di stasera al Maradona tra Napoli e Milan è un preludio del prossimo scontro in Champions – La terza sconfitta consecutiva dell’Inter porta Inzaghi sul banco degli imputati – La Juve di Allegri invece risale ed è a soli -4 dalla zona Champions

Napoli-Milan infiamma il campionato: Inter di nuovo ko, Juve in forte ripresa, occhio a Roma e Lazio

Ed è subito colpo di scena. L’Inter perde a San Siro con la Fiorentina, rimediando la terza sconfitta consecutiva in campionato e mettendo a serio rischio la qualificazione alla prossima Champions: Lazio, Milan e Roma devono ancora giocare, mentre l’Atalanta ha già vinto a Cremona (3-1, gol di De Roon, Boga e Lookman) e si è portata a soli 2 punti. Inoltre c’è un’altra avversaria da aggiungere alla lista per i tre posti che restano (uno, ovviamente, è del Napoli) ed è la Juventus, che grazie al successo sul Verona si è portata a soli 4 punti dalla zona “nobile” del campionato. Napoli-Milan, Monza-Lazio e Roma-Sampdoria diventano così ancor più importanti del previsto, perché grazie al ko dell’Inter possono ribaltare la corsa Champions.

Inter – Fiorentina 0-1, Inzaghi sotto accusa: è la decima sconfitta in campionato!

I nerazzurri dovevano vincere a tutti i costi, invece sono caduti sotto i colpi della Fiorentina, capace di sfruttare al meglio la prestazione disastrosa di Lukaku (almeno due i gol divorati clamorosamente) e prendersi i 3 punti grazie a Bonaventura, lesto a ribadire in rete una zuccata di Cabral parata da Onana (53’). Per l’Inter si tratta della terza sconfitta consecutiva, la decima in appena 28 partite di campionato, uno score nerissimo reso meno amaro solo dal rendimento della concorrenza, addirittura peggiore. Non sappiamo ancora cosa succederà oggi, ma l’andazzo è molto preoccupante e va ben oltre il ko con i viola: aprile sarà un mese fondamentale sia in campionato che nelle Coppe e i nerazzurri l’hanno iniziato nel peggiore dei modi, gettando al vento l’opportunità di ripartire al meglio e cancellare il periodo buio pre-sosta. “C’è grandissima delusione perché è la seconda partita di fila in casa che perdiamo – ha ribattuto sconsolato Inzaghi -. Dobbiamo lavorare di più, io per primo, ma per quanto riguarda la prestazione e l’impegno non posso dire nulla, abbiamo fatto il massimo. Lukaku? Avesse fatto due gol avremmo giudicato diversamente la sua prestazione, lui deve crearsi tante occasioni e fare quello che gli si chiede, oggi lo ha fatto bene come altri compagni. Il risultato fa male, dieci sconfitte sono tante e qualcosa non va. L’umore non è dei migliori, ma non dobbiamo farci influenzare solo dal risultato, ero più arrabbiato dopo la sconfitta con la Juve”.

Juventus – Verona 1-0, Allegri a meno 4 dalla zona Champions (nonostante la penalizzazione)

I bianconeri, nel frattempo, proseguono la loro scalata in classifica e si portano a soli 4 punti dal quarto posto, attualmente occupato dal Milan. L’1-0 sul Verona (Kean al 56’) non passerà alla storia per lo spettacolo offerto, come quasi tutte quelle di questa stagione del resto, ma di sicuro pesa tanto e può cambiare il corso della lotta Champions, a prescindere da quanto succederà il 19 aprile, quando il Collegio di Garanzia del Coni deciderà il dà farsi sul meno 15. Certo, poi c’è il secondo filone sul caso-stipendi e lì le cose potrebbero anche peggiorare, ma questo non c’entra con il cammino della squadra, quasi impeccabile da metà ottobre a oggi. Se si escludono il pareggio con l’Atalanta e la sconfitta col Monza del post-penalizzazione, infatti, la Signora ha perso solo a Napoli e a Roma, raccogliendo ben 15 vittorie in 19 partite. Un cammino importantissimo, che le ha permesso di rosicchiare punti a tutte le concorrenti (Napoli a parte) e di tornare a sognare la Champions a prescindere dalle decisioni della giustizia sportiva. “Tre punti che ci consentono di averne 59 sul campo, mettendo l’Inter a meno nove, il Milan a undici e la Lazio a sette. I ragazzi sono stati bravi, ora testa a martedì con l’Inter e poi alla Lazio, facciamo un passettino alla volta, quando fai filotto è ovvio che recuperi terreno, ne abbiamo ancora 4 di ritardo… Nonostante le difficoltà della partita dovevamo fare gol per chiuderla, ma fortunatamente non ci lecchiamo le ferite, questa è una vittoria importante. Ripeto, sul campo abbiamo fatto 59 punti, giocare in questa situazione non è facile ma stiamo facendo bene”.

Napoli – Milan (ore 20.45, DAZN)

L’appuntamento più glamour della domenica è quello del Maradona, dove andrà in scena il primo capitolo della saga Napoli-Milan. In attesa dei piatti forti della Champions League, in arrivo tra una decina di giorni, si parte con l’antipasto del campionato, che mette in palio punti pesantissimi soprattutto per i rossoneri. Dando ormai per scontato il primo posto degli azzurri è sicuramente Pioli a giocarsi di più, alla luce dei risultati di ieri e di quello che potrebbe accadere oggi con le romane, entrambe in campo nel pomeriggio. Ma non si vive di soli punti, ragion per cui Spalletti ha tutto l’interesse a vincere la partita, sia per avvicinare la matematica dello Scudetto che per questioni psicologiche: fallire il primo round contro il Milan, infatti, potrebbe avere risvolti tutt’altro che positivi in chiave Champions, ribaltando gli equilibri di una sfida che vede gli azzurri in netto vantaggio.

Spalletti: “L’assenza di Osimhen pesa, ma i 20 punti di distacco non sono un caso…”

A rovinare la vigilia di Spalletti ci si è messo Osimhen, fermatosi per un problema muscolare dopo le gare con la Nigeria. Una tegola non da poco per l’armata azzurra, che dovrà rinunciare al suo bomber (capocannoniere con 21 gol, tutti su azione) sia stasera che venerdì a Lecce, oltre che, molto probabilmente, per l’andata di Champions proprio contro il Milan. “Inutile girarci intorno, la sua assenza pesa, però nelle altre volte in cui è mancato la squadra ha saputo sopperire dando qualcosa in più, giocando da Napoli – ha sottolineato Spalletti -. Abbiamo Simeone che sa come si fa e può sfruttare l’occasione, inoltre il nostro modo di giocare cambierà poco. I rossoneri sono forti e questa è una gara da tripla, ma se l’anno scorso c’erano 4-5 punti tra prima e seconda e ora ce ne sono 20, non è perché hanno fatto peggio le altre, bensì perché noi abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Non ci togliete quello che ci meritiamo, carta canta, il nostro percorso è eccezionale”.

Pioli: “Pochi credono in noi, ma se giochiamo da Milan possiamo vincere”

Sul fronte Milan invece c’è sicuramente più pressione, perché la classifica è decisamente meno felice di quella del Napoli. Pioli sperava di riuscire a difendere lo Scudetto, invece non è nemmeno sicuro di qualificarsi alla prossima Champions, alla luce di un 2023 sin qui molto negativo, nel quale sono crollate quasi tutte le certezze costruite nei due anni precedenti. Non tutto però è perduto, anzi i rossoneri possono ancora chiudere la stagione alla grande, proseguendo il sogno Champions e, soprattutto, assicurandosi uno dei primi quattro posti in campionato, conditio sine qua non per evitare un pericoloso ridimensionamento. “Durante la sosta ho detto ai miei che non è cambiato niente – il pensiero di Pioli -. Un anno fa nessuno pensava che potessimo vincere lo scudetto, quest’anno nessuno crede possiamo superare i quarti e che possiamo arrivare nelle prime quattro: è una stagione che può diventare addirittura gloriosa, ma anche un pochetto negativa. Non conta più quello che è successo l’anno scorso, dobbiamo concentrarci sulle ultime 10 di campionato e sulle 5 di Champions, se giochiamo da Milan possiamo vincere, altrimenti rischiamo di perdere”.

Napoli – Milan, le formazioni: Spalletti si affida a Simeone, Pioli torna al 4-2-3-1

La grande novità in casa Napoli, seppur forzata, è il Cholito Simeone, che prenderà il posto dell’infortunato Osimhen: l’argentino spera così di ripetere quanto fatto all’andata, quando fu proprio lui a segnare il gol vittoria contro il Milan. Per il resto sarà 4-3-3 d’ordinanza con Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Simeone e Kvaratskhelia in attacco. Pioli invece non si limiterà a sostituire l’infortunato Kalulu con Kjaer, ma cambierà sistema di gioco abbandonando il 3-4-2-1 visto da febbraio in poi per tornare al 4-2-3-1 del passato. Al Maradona vedremo dunque un Diavolo schierato con Maignan tra i pali, Calabria, Kjaer, Tomori e Hernandez nel reparto arretrato, Bennacer e Tonali in mediana, Diaz, Krunic e Leao alle spalle dell’unica punta Giroud.

Monza – Lazio (ore 15, DAZN)

Ma la domenica di Serie A non vivrà solo di Napoli-Milan. In calendario, infatti, ci sono altre due sfide importantissime in chiave Europa, a cominciare da quella tra Monza e Lazio. In un Brianteo carico d’entusiasmo (record assoluto di biglietti venduti) i biancocelesti cercheranno di consolidare ulteriormente il secondo posto conquistato prima della sosta. Partita delicata, visto che i padroni di casa possono giocare senza l’assillo della classifica, inoltre hanno già dimostrato a più riprese di sapere affrontare a testa alta tutte le grandi. Servirà una Lazio attenta e concentrata come nel derby, tanto più che sabato prossimo, alla vigilia di Pasqua, dovrà vedersela contro la Juve in quello che si preannuncia come un vero e proprio scontro diretto per la Champions.

Sarri: “Calendario folle! Immobile? Forse entrerà a partita in corso”

“Siamo indecifrabili, la squadra si allena a grandissimi livelli, spero che questa continuità nelle sedute si confermi anche nelle partite – il pensiero di Sarri -. Il derby non ci fa partire in vantaggio, questa sarà una sfida difficilissima, il Monza sta mettendo insieme dei numeri importanti. Per il resto siamo di fronte a un calendario folle, a ogni sosta delle Nazionali ci sono 5-6 assenti per infortunio: se il calcio si fa trattare solo come un business tra dieci anni non ci sarà più niente: in tv ci sono spettacoli più interessanti. Immobile? Dal punto di vista clinico sta bene, poi c’è l’aspetto fisico, non può essere al massimo: vediamo se usarlo per uno spezzone”.

Monza – Lazio, le formazioni: Immobile parte dalla panchina, tocca a Pedro

Dunque il bomber biancoceleste non partirà dal primo minuto, anche se è probabile che entrerà a gara in corso, per fare il “tagliando” in vista della Juve. Per il resto sarà formazione tipo, eccezion fatta per lo squalificato Marusic, dunque 4-3-3 con Provedel in porta, Lazzari, Casale, Romagnoli e Hysaj in difesa, Milinkovic-Savic, Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, Felipe Anderson, Pedro e Zaccagni in attacco. Assenze pesanti per Palladino, che dovrà fare a meno dell’infortunato Caldirola e degli squalificati Pessina e Izzo: il suo 3-4-2-1 vedrà così Di Gregorio tra i pali, Donati, Pablo Marì e Marlon nel reparto arretrato, Ciurria, Rovella, Machin e Carlos Augusto in mediana, Sensi e Caprari alle spalle dell’unica punta Petagna. 

Roma – Sampdoria (ore 18, DAZN)

A completare il quadro anche Roma-Sampdoria, nella solita splendida cornice di un Olimpico tutto esaurito. Le sconfitte con Sassuolo e Lazio hanno complicato non poco il sogno Champions dei giallorossi, che ora devono assolutamente tornare alla vittoria: il match odierno, in questo senso, sembra essere l’ideale, a patto di affrontarlo con la giusta concentrazione. La Samp infatti ha ritrovato stimoli con la vittoria sul Verona, inoltre ha già dimostrato con Inter e Juventus di poter creare problemi alle grandi, specialmente a quelle che faticano a segnare. La Roma è l’emblema di ciò, dunque servirà una partita all’altezza delle aspettative, pena rischiare di dire addio alle ambizioni di quarto posto.

Roma – Sampdoria, le formazioni: Ibanez, Mancini, Kumbulla e Cristante squalificati

A complicare la vita di Mou ci si mettono le squalifiche, che lo priveranno di Mancini, Ibanez, Kumbulla e Cristante. I detrattori pensano che i problemi nascano proprio da lui e dal nervosismo che trasmette alla squadra, ma lo Special One è questo, prendere o lasciare: il popolo giallorosso, alla luce dei continui sold out dell’Olimpico, sembrerebbero aver optato per la prima opzione. Contro la Samp il tecnico tornerà in panchina e si affiderà a un 3-4-2-1 decisamente sperimentale con Rui Patricio in porta, Celik, Smalling e Llorente in difesa, Zalewski, Matic, Wijnaldum e Spinazzola a centrocampo, Dybala e Pellegrini sulla trequarti, Abraham in attacco. Stankovic tenterà l’impresa di battere il suo mentore con lo stesso sistema di gioco, con Turk tra i pali, Gunter, Murillo e Amione nel reparto arretrato, Zanoli, Winks, Rincon e Augello in mediana, Leris e Cuisance alle spalle dell’unica punta Gabbiadini.

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