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Napoli-Inter: lo scudetto passa da qui ma occhio all’Atalanta che può approfittare dello scontro tra Conte e Inzaghi

La sfida del Maradona è il big match della giornata e può segnare una svolta nella corsa allo scudetto ma l’Atalanta che ospita il traballante Venezia può avvantaggiarsi e tornare pienamente in corsa

Napoli-Inter: lo scudetto passa da qui ma occhio all’Atalanta che può approfittare dello scontro tra Conte e Inzaghi

Aria di scudetto. Al Maradona, teatro dell’attesissimo Napoli-Inter (ore 18), ma anche a Bergamo, dove l’Atalanta proverà a battere il Venezia (15) per poi assistere al big match, con la certezza di guadagnare punti su qualcuno. Sabato per cuori forti, insomma, in una 27° giornata iniziata ieri con la vittoria della Fiorentina sul Lecce (1-0, gol di Gosens) e destinata a lasciare il segno sul campionato, in un senso o nell’altro.

Napoli – Inter (ore 18, Dazn)

Le attenzioni sono puntate anzitutto su Napoli, dove Conte e Inzaghi piloteranno le rispettive squadre a un duello importantissimo in chiave scudetto, forse addirittura decisivo. L’ultimo weekend ha segnato il cambio della guardia, con l’Inter a togliere il primato agli azzurri appena prima del confronto odierno. Logico dunque che l’inerzia sorrida ai campioni in carica, tanto più che l’ormai ex capolista è alle prese con infortuni (l’ultimo, in ordine di tempo, è quello di Anguissa) e risultati ben al di sotto delle aspettative (solo tre punti raccolti nelle ultime quattro partite). La sensazione è che gli azzurri dovranno adattarsi all’avversario, indipendentemente dal modulo scelto da Conte. In questi giorni il tecnico ha valutato diverse opzioni, in primis per l’assenza di Anguissa: il 4-2-3-1 (con Lobotka e McTominay centrali e Raspadori alle spalle di Lukaku) e il 4-3-3, ma alla fine opterà sul 3-5-2 già visto contro Lazio e Como. Scelta che non piace alla critica, ma Conte ritiene che i risultati non siano dipesi dal modulo, bensì da un calo psicofisico complessivo. Non va però dimenticato che la partita odierna potrebbe riportarlo in vetta e che una vittoria, inoltre, darebbe consapevolezza ed entusiasmo nella corsa al titolo, nonostante le difficoltà causate dagli infortuni. Olivera, poi, non è ancora pronto per i novanta minuti, ragion per cui Conte ha deciso di non cambiare il sistema, affidando la fascia sinistra a Spinazzola, con l’uruguaiano pronto a subentrare a gara in corso. Scelte obbligate anche in attacco, dove Lukaku (a secco dal 25 gennaio) e Raspadori (reduce da due gol contro Como e Lazio) cercheranno di trascinare la squadra.

In casa Inter c’è fiducia, grazie al recupero di Thuram, che partirà titolare: con lui e Lautaro, i nerazzurri hanno un potenziale offensivo maggiore, specialmente in un big match come questo. I problemi per Inzaghi riguardano la panchina, visti gli infortuni di Carlos Augusto, Zalewski e Darmian che limitano le alternative a gara in corso. Sarà quindi importante preparare una strategia da attuare a gara in corso, quando il tecnico è solito intervenire anzitutto cambiando gli esterni: non è escluso che nel finale possa vedersi la difesa a quattro, con Bastoni spostato a sinistra come terzino. Due strateghi a confronto, pronti a sfidarsi per la posta più importante: c’è in palio un bel pezzo di scudetto e chi se lo prende, pur non decidendo nulla di definitivo, metterà una seria ipoteca.

Conte: “Daremo tutto, ma nessuna pressione. Il mese più difficile? Agosto”

“Al di là della classifica, mi sarei aspettato in questo periodo un Napoli che dopo 7 mesi iniziasse a prendere forma – il pensiero di Conte -. Trovarci lì ci deve riempire di orgoglio, ma non deve metterci pressione: come ho detto ai ragazzi, a volte può essere positiva e altre negativa. Per questo dico di gustarci il momento, la classifica ce la siamo meritata col lavoro. Il mese di agosto è stato il più difficile, questo è una passeggiata (ride, ndr). Lavoriamo sempre duro, impariamo più da una sconfitta che da una vittoria che porta superficialità. Abbiamo analizzato il perché del secondo tempo di Como, bisogna farlo per crescere. I ragazzi sanno che mi sono molto arrabbiato, ma lo erano anche loro perché non abbiamo giocato al nostro livello, dopo un primo tempo in cui dominavamo nonostante fossimo andati in svantaggio per un infortunio. Bisogna stare sul pezzo fino al 95′, senza trascurare niente, tutti i punti fatti li abbiamo sudati, mai in carrozza come altri. Noi non possiamo mollare un attimo”.

Inzaghi: “Non è decisiva. La bestemmia di Lautaro? Quando c’è di mezzo l’Inter…”

Si incontrano le prime due, complimenti all’Inter e al Napoli per il percorso – ha replicato Inzaghi -. Sarà una partita importante, ma non decisiva perché ne mancano 12 con 36 punti in palio. Sappiamo quanto è delicata contro un avversario di assoluto valore. Il gruppo ci mette l’anima, vuole arrivare in fondo in tutto. Siamo una delle poche squadre in Europa a essere in corsa sui tre obiettivi stagionali. È motivo di orgoglio, dobbiamo cercare di ragionare partita dopo partita. Oggi quello che mi preoccupa sono gli indisponibili tutti nella stessa zona di campo. Dobbiamo adattarci, non abbiamo certezze sui recuperi. Il caso Lautaro? Quando c’è di mezzo l’Inter c’è sempre una parola in più: in passato mi sono arrabbiato, io difendo i ragazzi e la società che sono straordinari. Lautaro è l’ultima cosa accaduta, lo conosciamo tutti ed è uno di quei giocatori che non dice neanche una parolaccia. Può capitare, ma lui non l’ho mai sentito. Andiamo avanti, in allenamento ha lavorato bene ed è concentrato”.

Napoli – Inter, le probabili formazioni

Napoli (3-5-2): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Politano, Billing, Lobotka, McTominay, Spinazzola; Lukaku, Raspadori
In panchina: Scuffet, Contini, Juan Jesus, Marin, Olivera, Gilmour, Hasa, Simeone, Ngonge, Okafor
Allenatore: Conte
Indisponibili: Neres, Mazzocchi, Anguissa
Squalificati: Nessuno

Inter (3-5-2): Martinez; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro
In panchina: Calligaris, Zamarian, Cocchi, Pavard, De Vrij, Frattesi, Zielinski, Asllani, Taremi, Arnautovic, Correa
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Di Gennaro, Sommer, Darmian, Carlos Augusto, Zalewski
Squalificati: Dumfries

Atalanta – Venezia (ore 15, Dazn)

Ritrovare il fattore campo e sognare davvero. Al Gewiss Stadium arriva il Venezia, penultimo con 17 punti, 37 in meno della squadra di Gasperini, che però è a secco di vittorie interne dal 22 dicembre e non può più permettersi errori. La lotta scudetto, infatti, passa da un rendimento casalingo di alto livello, ben superiore ai tre pareggi (Juventus, Torino e Cagliari) e alla sconfitta (Napoli) ottenuti nel 2025. Capolista assoluta per i punti raccolti in trasferta (30), l’Atalanta ne ha ottenuti solo 2 di media in casa. Anche squadre di media e bassa classifica, come Torino, Cagliari e Udinese, l’hanno messa in difficoltà: sei punti che oggi pesano.

Oggi pomeriggio, quindi, l’Atalanta cercherà ciò che le è mancato in questo inizio di anno solare, ovvero quella continuità che l’aveva portata alla vetta della classifica con 11 vittorie consecutive. Dopo la goleada di Empoli i nerazzurri puntano al bis, che in campionato manca da oltre due mesi. L’occasione è ghiotta: subito dopo, infatti, Napoli e Inter si affronteranno nello scontro diretto del Maradona, consentendo a Gasperini di avvicinarsi ulteriormente alla vetta. In caso di vittoria contro il Venezia e pareggio nel big match, De Roon e compagni si ritroverebbero a solo un punto dal primo posto. Questa, insomma, sarà la prima di 12 finali verso il sogno scudetto e molto passerà dal Gewiss Stadium. Anche per il Venezia si tratta di una gara delicatissima, ma in ottica salvezza. Lo 0-0 di sabato scorso contro la Lazio ha mostrato una difesa solida, ma l’attacco non segna da un mese, il che spiega le enormi difficoltà a vincere le partite (l’ultima risale addirittura al 22 dicembre). Gasperini ritrova Maldini per la panchina, mentre tornerà invece titolare Ederson, a fronte di una difesa che dovrà fare a meno di Hien (ai box con Scalvini, Scamacca e Kossounou).

Atalanta – Venezia, le probabili formazioni

Atalanta (3-4-3): Carnesecchi; Posch, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; De Ketelaere, Retegui, Lookman
In panchina: Rui Patricio, Rossi, Toloi, Palestra, Cuadrado, Ruggeri, Sulemana, Pasalic, Samardzic, Brescianini, Maldini
Allenatore: Gasperini
Indisponibili: Kossonou, Scalvini, Scamacca, Hien
Squalificati: Nessuno

Venezia (3-5-2): Radu; Marcandalli, Idzes, Candé; Zerbin, Busio, Nicolussi Caviglia, Kike Perez, Ellertsson; Gytkjaer, Oristanio
In panchina: Joronen, Grandi, Haps, Schingtienne, Carboni, Yeboah, Condé, Bjarkson, Duncan, Fila, Maric, Doumbia, El Haddad
Allenatore: Di Francesco
Indisponibili: Stankovic, Svoboda, Crnigoj, Sagrado, Sverko, Zampano
Squalificati: Nessuno

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