L’incrocio pericoloso è arrivato. Napoli-Inter vuol dire tante cose, a cominciare dal duello incrociato Benitez-Mazzarri. Entrambi ambiziosi e preparati, ma soprattutto con un passato in quella che, questa sera, sarà la squadra rivale. Trascorsi diversi quelli di Rafa a Milano e di Walter a Napoli: lo spagnolo è stato solo il primo della (lunga) lista di post Mourinho, il toscano invece ha trascorso ben quattro stagioni alle pendici del Vesuvio. Entrambi hanno raggiunto obiettivi importanti (Mondiale per club e Supercoppa Italiana per Benitez, Coppa Italia e due qualificazioni in Champions per Mazzarri), entrambi si sono lasciati male con i rispettivi ex presidenti. Ma se tra De Laurentiis e WM l’amore è stato quantomeno forte, altrettanto non si può dire per la coppia Moratti-Rafa, mai davvero colpita dalla freccia di Cupido. “Io all’Inter ho portato due titoli e un profitto di trenta milioni, raggiunti con la qualificazione agli ottavi di Champions: questi sono i fatti” ha punzecchiato Benitez con un pizzico di livore, “non faccio chiacchiere, ma solo fatti e credo che i tifosi sappiano riconoscere i meriti di un allenatore” ha ribadito Mazzarri in riferimento alle parole di De Laurentiis. Insomma, i riflettori saranno puntati in particolare sulle due panchine, almeno all’inizio. Perché poi si giocherà (ore 20.45) e allora la scena sarà tutta per i giocatori. Al posticipo domenicale sembrerebbe arrivare meglio il Napoli, reduce dalla bella e inutile vittoria sull’Arsenal, a fronte dei tre pareggi consecutivi raccolti dall’Inter. Ma proprio l’impegno europeo potrebbe aver tolto energie importanti agli azzurri, livellando così una sfida che si annuncia molto interessante. La posta in palio poi è alta per entrambe: il Napoli (che scenderà in campo sapendo già il risultato della Juve) deve vincere se vuole riaccendere la speranza Scudetto, l’Inter deve quantomeno pareggiare per non allontanarsi troppo dal terzo posto.
Il gradino più basso del podio fa gola a Thohir, tanto che in molti ipotizzano una sorta di gelo con Mazzarri, in flebile attesa di rinforzi mercantili. “Mi viene da ridere – ha però smentito il tecnico nerazzurro. – Sono nel calcio da 35 anni e ho l’esperienza per affermare che si tratta di discorsi inesistenti”. Già, ma allora l’obiettivo stagionale qual è? “Ai miei ragazzi dico di non accontentarsi mai e di arrivare il più in alto possibile – ha ribadito WM. – Affrontiamo una delle squadre più forti del campionato e vorrei rivedere il bel calcio mostrato fino a qualche partita fa”. Sul fronte Napoli tanta carica, almeno a sentire Rafa Benitez. “Sarà un match difficile, uno scontro diretto – ha spiegato lo spagnolo. – Vogliamo vincere per distaccarli ulteriormente, ma dovremo giocare con la stessa intensità avuta con l’Arsenal”. Servirà anche l’aiuto del San Paolo, piuttosto freddino contro l’Udinese, che potrebbe riservare un’accoglienza non propriamente trionfale a Walter Mazzarri. “Lui e la società hanno fatto un grande lavoro qui – lo ha difeso Benitez. – Se abbiamo potuto giocare la Champions è merito suo. Ma non m’interessa come lo accoglierà il nostro stadio, basta che incoraggino noi”. Lo spagnolo, che ovviamente confermerà il 4-2-3-1 della casa, è alle prese con alcuni dubbi di formazione. Anzitutto Reina, che è stato convocato ma non è ancora al meglio: l’ex Liverpool potrebbe farcela, altrimenti toccherà ancora a Rafael. Stesso discorso per Behrami, che dovrebbe essere sostituito da Dzemaili. La novità potrebbe essere l’impiego di Callejon sulla trequarti, con Pandev che si accomoderebbe così in panchina. Qualche dubbio anche per Mazzarri, soprattutto in difesa. Il solito ballottaggio Ranocchia-Rolando si ripropone puntuale, ma questa volta i due potrebbero giocare assieme a spese di Juan Jesus. In mezzo WM deve scegliere tra Taider (favorito) e Kovacic, ma può festeggiare il ritorno dal primo minuto di Nagatomo. Là davanti nessuna incertezza per entrambe: Higuain e Palacio ci saranno, eccome se ci saranno. Toccherà a loro accendere del tutto una sfida già abbastanza pirotecnica.