Il Napoli scappa, la Juventus crolla. Il campionato ricomincia con due risultati pesantissimi che rinsaldano il primo posto degli azzurri e costringono i bianconeri a interrogarsi su problemi quasi impensabili fino a poche settimane fa. Non solo: gli anticipi del sabato mandano in orbita una Lazio da considerarsi grande a tutti gli effetti e ridimensionano una Roma ancora troppo fragile per il salto di qualità definitivo. Due indizi non sono sufficienti per fare una prova, dunque, in attesa della sfida con l’Inter di sabato prossimo, non è il caso di lasciarsi andare a eccessivi trionfalismi, certo però che questo Napoli non può più considerarsi lassù per caso. La squadra di Sarri è scesa in campo con la pressione di vincere per non sprecare il bonus regalatole dalla Lazio: un tempo non avrebbe saputo gestirla, ieri lo ha fatto da grande squadra, vincendo una partita difficile e sporca, di quelle che a fine stagione possono valere ben più dei 3 punti. Il gol di Insigne è arrivato presto (20’), poi gestione di gioco e risultato, proprio come concerne a una capolista. Il risultato è uno 0-1 pesantissimo, che vale un + 5 sulla Juve e la netta consapevolezza di essere ormai pronti per lo scudetto. La Roma invece si arrende e, almeno per ora, allontana le velleità di vincere: troppo netta la differenza con il Napoli e questo indipendentemente da un risultato comunque in bilico sino alla fine, che avrebbe potuto anche cambiare in meglio con un pizzico di fortuna in più.
Discorso simile per la Juventus: anche lei infatti avrebbe potuto almeno pareggiare, eppure nessuno considera immeritata la vittoria della Lazio. La squadra di Inzaghi, guarda caso nel mirino di Marotta per un domani in bianconero, non ha avuto la meglio solo grazie agli episodi (su tutti il rigore sbagliato da Dybala in pieno recupero, ma anche un palo dello stesso argentino e una traversa di Higuain) ma anche per un’organizzazione tattica esemplare, superiore a quella di una Juve molto più forte nei singoli ma meno squadra. I biancocelesti non si sono fatti intimorire dal gol di Douglas Costa (23’) e al momento opportuno hanno colpito con Immobile, freddo nel battere Buffon prima su azione di contropiede (47’), poi su rigore da lui stesso procurato (54’). Juventus sconfitta in casa (non succedeva dall’agosto 2015) e a 5 punti dalla vetta: non è ancora il caso di parlare di crisi, ma certo c’è qualcosa che non va come dovrebbe. “Abbiamo lasciato per strada 5 punti nelle ultime due partite, non abbiamo ancora capito che se vogliamo vincere lo scudetto dobbiamo combattere – il commento amaro di Allegri. – Bisogna lavorare sui cali di tensione e faticare ogni giorno, non abbiamo alternative”. Molto diverso l’umore in casa Lazio, dove il sogno Champions sta diventando sempre più obiettivo concreto. “Questa è un’impresa storica, i ragazzi sono stati straordinari – le parole di Inzaghi. – Ora però restiamo sereni, è giusto godersi questa vittoria ma anche ricordarsi che sono passate solo 8 partite”.