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Napoli-Empoli, stasera occasione decisiva per Conte di accorciare le distanze dall’Inter. Pari tra Lazio e Roma. L’Atalanta risorge

Il Napoli deve assolutamente vincere se vuole conservare ancora la possibilità di raggiungere l’Inter in testa alla classifica, ma l’Empoli venderà cara la pelle perché si gioca la salvezza. Il derby della Capitale lascia insoddisfatte sia la Lazio che la Roma. L’Atalanta torna al terzo posto

Napoli-Empoli, stasera occasione decisiva per Conte di accorciare le distanze dall’Inter. Pari tra Lazio e Roma. L’Atalanta risorge

L’Atalanta risorge, Lazio e Roma si frenano a vicenda. La domenica con vista Champions sorride soprattutto alla Dea, vittoriosa tra le mura amiche del Gewiss (dopo tre mesi e mezzo!) e di nuovo al terzo posto, davanti a Juventus e Bologna. Volti tirati, invece, al termine del derby capitolino, conclusosi con un pari che serve a poco a entrambe, almeno in chiave terzo/quarto posto. Questa sera si tornerà a parlare di scudetto e salvezza, con un Napoli-Empoli (ore 20.45) pesantissimo sia per la zona alta che per quella bassa della classifica. Inter, Lecce e Venezia osserveranno interessate, ma è chiaro che la palla scotterà soprattutto per gli azzurri, obbligati a vincere per non perdere, forse definitivamente, il treno tricolore.

Lazio – Roma 1-1: Soulé risponde a Romagnoli, le romane mancano l’aggancio alla Champions

Un pari che lascia tutto invariato. Lazio e Roma hanno finito per annullarsi a vicenda, rimediando un punto sufficiente per respirare, non certo per sorridere. I biancocelesti restano al sesto posto a meno 3 dalla Juve quarta, i giallorossi sono subito dietro: la corsa Champions si complica per entrambe, anche se non abbastanza per considerarla irraggiungibile. Più agonismo che spettacolo, più errori che giocate tecniche, più tensione che fluidità nella manovra. L’1-1 ai punti è andato stretto alla Lazio che, a dispetto delle fatiche nordiche in settimana, ha saputo tenere un buon ritmo per tutta la partita, finendo col recriminare per la serata da assoluto protagonista di Svilar, autore di almeno quattro interventi decisivi.

La Roma è scesa in campo con un 4-2-3-1 che ha sorpreso Baroni fin dal primo minuto, costringendo il tecnico biancoceleste a sistemare un po’ il proprio schieramento nei movimenti difensivi e offensivi. L’approccio della Lazio è stato più convinto e già al 7’ Romagnoli, dall’area piccola sugli sviluppi di una punizione laterale, ha esaltato i riflessi di Svilar. Il portiere giallorosso, già prima dell’intervallo, si è ripetuto su Isaksen, negando il gol al danese in due occasioni e salvando letteralmente il risultato. La parità è stata rotta immediatamente al rientro dagli spogliatoi da Alessio Romagnoli, che ha anticipato nettamente Mancini e infilato il primo palo sfruttando l’assist di Luca Pellegrini. La reazione della Roma è arrivata attorno all’ora di gioco, prima con Mancini, che ha sfiorato la rivincita personale costringendo Mandas a un vero e proprio miracolo, poi con Soulé, autore di un eurogol destinato, forse, a cambiare la sua storia in giallorosso (69’). Prima e dopo però il protagonista è stato sempre Svilar, migliore in campo, attento e reattivo nel chiudere la porta prima a Guendouzi, poi a Pedro e a Dia. Il pari, come detto in precedenza, sta più stretto alla Lazio che alla Roma, ma tutto sommato ci può stare e consente a entrambe di restare in vita.

Baroni: “Meritavamo la vittoria, peccato… Ora testa all’Europa League, possiamo farcela”

La squadra ha creato molto, peccato perché ha dato tutto come avevo chiesto – l’analisi di Baroni -. Sono gare in cui ci vuole anche un pizzico di fortuna, che non abbiamo avuto perché meritavamo questa vittoria. I ragazzi hanno trovato energia dal nostro meraviglioso pubblico, peccato… Il gruppo è giovane, sta crescendo e ha energia, vogliamo essere protagonisti fino in fondo attraverso il gioco e secondo me lo faremo. Stavamo tenendo bene il campo, forse dovevamo mantenere di più la palla, ma la squadra è sempre rimasta compatta. Adesso penseremo all’Europa League, ai nostri tifosi non devo chiedere nulla: giovedì dobbiamo crederci tutti insieme e l’energia dell’Olimpico ci aiuterà. Crediamo nel passaggio del turno, sarà importante la nostra prestazione ma anche l’aiuto della gente. Noi abbiamo trovato, anche se non mi piace trovare alibi, la peggiore partita su un campo sintetico e contro una squadra alla seconda gara di campionato. In casa da noi sarà tutta un’altra gara: io ci credo, la squadra pure e dobbiamo giocarcela. Non bisogna sbagliare niente, ma la squadra ha la possibilità di centrare la qualificazione”.

Ranieri: “Ai punti meglio la Lazio, mi prendo il pari e l’imbattibilità nei derby”

“All’inizio tornavamo sempre indietro e questo a me non piace, avevo chiesto ai ragazzi di mettere la palla più in avanti e invece facevano il contrario – il pensiero di Ranieri -. Alla fine è stato un derby nervoso come è solito essere. La Lazio ha fatto qualcosina in più a livello delle occasioni, noi un po’ meno, ma è un pareggio che mi prendo. La mia imbattibilità nei derby? Io sono di poche parole, quello che vivo me lo tengo per me. Sicuramente è una cosa bellissima, da tifoso romanista volevo chiudere con un’altra vittoria, ma non è stato possibile. Il calcio è questo, ti regala cose belle e cose meno belle e bisogna saperle accettare. La cosa che mi mancherà di più è tutto lo Stadio Olimpico pieno, ma come manca a tutti i giocatori della Roma, ti riempie di pathos, di sensibilità, di voglia di fare, di fare sempre di più. Soulé? È un ragazzo che ha i colpi, che trova la porta, il futuro è suo perché ha tutto per esplodere”.

Atalanta – Bologna 2-0: Gasperini risorge con Retegui e Pasalic, i rossoblù scendono al quinto posto

In difficoltà dopo tre ko di fila e senza De Ketelaere, Gasperini è andato sul sicuro e si è affidato in attacco a Pasalic e Lookman sulla trequarti dietro a Retegui. A caccia del colpo grosso, Italiano invece ha rinforzato la corsia destra con De Silvestri, ha piazzato Pobega in mediana accanto a Freuler e davanti ha schierato Orsolini, Fabbian e Ndoye alle spalle di Dallinga.

A ritmi alti e con le squadre corte, in avvio il match è entrato subito nel vivo. Da una parte Carnesecchi è uscito bene su Ndoye, dall’altra invece Retegui ha attaccato con i tempi giusti il primo palo su un cross di Bellanova e ha sbloccato la gara di piatto, anticipando Lucumì e Beukema (3’). Un guizzo da bomber che ha dato una spallata alla partita e ha complicato i piani rossoblù. Un po’ imballato sugli esterni e in difficoltà a costruire da dietro e a servire centralmente Dallinga per far salire la squadra, il Bologna ha faticato a manovrare in maniera pericolosa e ad attaccare la profondità con i tempi giusti. Corta e compatta, la Dea invece ha ringhiato in difesa con Kolasinac, aggredito alta in mediana e attaccato con tanti uomini cercando Lookman tra le linee. Da una parte una deviazione in area di Miranda è terminata fuori di poco, dall’altra invece Retegui ha duellato con Lucumì in fascia e ha servito a Pasalic la palla del raddoppio a centro area (21’). Bis che ha concretizzato il forcing nerazzurro e ha costretto il Bologna ad alzare il baricentro e a reagire.

La ripresa è iniziata con gli ingressi di Casale, Dominguez e Cambiaghi al posto di Lucumì, Orsolini e Fabbian e col Bologna che ha provato a modificare l’inerzia della partita con le sostituzioni. Più dinamica e rapida in costruzione, la squadra di Italiano ha alzato il baricentro, ha aumentato i giri del palleggio e ha attaccato con più cattiveria. La Dea invece ha coperto le linee di passaggio, ha fatto densità al limite e ha giocato di rimessa cercando le punte in profondità. Mosse che hanno blindato le corsie e anestetizzato il finale, regalando la prima vittoria casalinga del 2025 in campionato ai bergamaschi, ma soprattutto una bella boccata d’ossigeno nella corsa Champions, per molti a serio rischio, almeno fino a ieri.

Gasperini: “Siamo felici, ma le prestazioni erano arrivate anche prima”

“Vincere una partita così delicata dà sempre un senso di grande soddisfazione – il commento soddisfatto di Gasperini -. Questi tre punti valgono doppio, per morale e classifica, soprattutto dopo una serie di gare in cui abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Siamo felici, ci siamo ripresi ciò che ci era sfuggito nelle ultime settimane. Sicuramente segnare subito ci ha permesso di esprimere il nostro calcio al meglio, tuttavia non ritengo che nelle ultime gare fossimo stati negativi: semplicemente siamo stati più efficaci e concreti sotto porta. Retegui? Lui sa bene quanto sia importante per la squadra, ha giocato una partita praticamente perfetta. È stato decisivo non solo per il gol e l’assist, ma anche per come ha lavorato sul piano fisico e tecnico. Non credo potesse fare meglio di così, è stata certamente la sua migliore prestazione in questa stagione”.

Italiano: “Loro sono stati più furbi, ora archiviamo la sconfitta e ripartiamo”

L’Atalanta è partita forte, ci siamo fatti trovare impreparati sulla prima situazione, sulla seconda non ci siamo capiti noi, abbiamo sbagliato a fermarci, loro scaltri e furbi hanno indirizzato la partita dalla loro parte – ha sospirato Italiano -. Mi è piaciuto come siamo ripartiti dopo il 2-0, purtroppo non abbiamo trovato il gol per riaprirla, quei venti minuti hanno indirizzato la gara. Non possiamo regalare così facilmente quei due gol, però non perdevamo da mesi e siamo rimasti in partita, potevamo trovare il gol e riaprirla… Ad ogni modo non sono uno che si piange addosso. La prestazione l’abbiamo fatta, ora archiviamo come fanno le grandi squadre, andremo ad affrontare Inter, Juve, Fiorentina con un altro approccio”.

Napoli – Empoli (ore 20.45, Dazn)

Vincere e basta. Non ha scuse il Napoli di Antonio Conte, chiamato ad affrontare l’Empoli con un solo risultato a disposizione, pena complicare maledettamente il sogno scudetto. La vittoria dell’Inter sul Cagliari ha allungato a 6 i punti di distacco e il tecnico salentino deve assolutamente ridurre le distanze, per poi prepararsi al weekend pasquale, sulla carta molto favorevole. Mentre il suo Napoli se la vedrà col fanalino di coda Monza, infatti, i nerazzurri faranno visita al Bologna di Italiano, peraltro col fattore tempo a favore. Insomma, fallire l’avvicinamento oggi sarebbe davvero imperdonabile, tanto più che di fronte ci sarà un Empoli in grandissima difficoltà, a secco di vittorie addirittura dal 8 dicembre. Da allora la squadra di D’Aversa, se si esclude l’incredibile vittoria sulla Juventus in Coppa Italia, ha raccolto solamente cinque punti in altrettanti pareggi, a fronte di undici sconfitte e soli 10 gol segnati. Numeri da retrocessione, che non possono far paura al Napoli, almeno in teoria.

La pratica, infatti, è un’altra cosa e chiama in causa parecchi fattori esterni, a cominciare dalla pressione. Gli azzurri poi non attraversano certo un gran momento di forma, come si evince dai due soli successi (peraltro sofferti) raccolti nelle ultime nove giornate. Conte è però convinto di essersi messo il peggio alle spalle, sia a livello di calendario (gli scontri diretti sono finiti) che di infortuni ed è pronto a dare l’assalto all’Inter. La missione inizia stasera, in un Maradona esaurito e carico di speranze: deluderlo sarebbe davvero imperdonabile, oltre che quasi decisivo in chiave scudetto.

Conte: “Con l’Inter è una guerra di nervi, dobbiamo godercela perché ce la siamo meritata”

“Le insidie ci sono in ogni gara, perché alla fine della stagione la maggior parte delle squadre impegnate in campionato hanno obiettivi da raggiungere – il monito di Conte -. Chi deve salvarsi, chi lotta per un posto in Champions, chi per lo Scudetto, l’Europa League, la Conference, ogni squadra avrà i suoi obiettivi… Mancano 7 partite, sappiamo che dobbiamo affrontare 7 avversarie con obiettivi importanti, l’Empoli lotta per non retrocedere e arriverà col coltello tra i denti. La seconda parte del campionato è molto più difficile, nella prima bene o male tutti se la giocano, la seconda è più di strategia, anche un punto per alcuni è vita, salvezza. La guerra di pressione che c’è con l’Inter dev’essere una cosa bella, ce la siamo guadagnata e dobbiamo anche gustarcela, stiamo lottando per qualcosa di importante. L’emergenza infortuni? Dobbiamo affrontarla a petto in fuori, senza alibi. Lo faremo con i nostri pregi e difetti, non ci sono annate perfette e perciò devi essere bravo per queste situazioni”.

Napoli – Empoli, le probabili formazioni

Napoli (4-3-3): Meret; Mazzocchi, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera; Gilmour, Lobotka, McTominay; Politano, Lukaku, Neres
In panchina: Scuffet, Turi, Marin, Spinazzola, Billing, Hasa, Okafor, Raspadori, Simeone, Ngonge
Allenatore: Conte
Indisponibili: Contini, Buongiorno
Squalificati: Di Lorenzo, Anguissa

Empoli (3-4-2-1): Vasquez; Goglichidze, Marianucci, Viti; Gyasi, Henderson, Grassi, Pezzella; Esposito, Cacace; Colombo
In panchina: Brancolini, Seghetti, De Sciglio, Ebuehi, Tosto, Sambia, Bacci, Kovalenko, Solbakken, Konaté, Fazzini, Campaniello
Allenatore: D’Aversa
Indisponibili: Ismajli, Maleh, Anjorin, Kouamé, Sazonov, Haas, Pellegri, Silvestri, Zurkowski
Squalificati: Nessuno

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