Botta e risposta. Napoli e Roma ottengono due vittorie fondamentali mantenendo così vivo il duello per il secondo posto, l’ultimo utile per la qualificazione diretta alla Champions League. I punti di distacco restano 2 proprio come le giornate che mancano alla fine del campionato: la lotta è dunque apertissima e promette spettacolo senza esclusione di colpi. Anche perché, proprio come succede in Inghilterra (ieri il Chelsea ha dato l’ennesima dimostrazione), tutte le squadre se la stanno giocando con grandi motivazioni e sportività, indipendentemente dagli obiettivi di classifica.
Genoa e Atalanta sono già salve da tempo, eppure hanno affrontato Roma e Napoli al meglio delle proprie possibilità. Ne sono uscite così due bellissime partite, in particolare a Marassi, dove i giallorossi hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per ottenere i 3 punti. Decisivo, ancora una volta, Francesco Totti, autore di un finale di stagione quasi commuovente.
Anche ieri Spalletti, sulla falsa riga di quanto accaduto negli ultimi tempi, lo ha inserito in un momento di grande difficoltà e lui, con la sua Roma sotto di un gol e quasi fuori dalla lotta al secondo posto, ha risposto nel migliore dei modi, segnando la punizione del pareggio che ha poi dato il là alla rimonta finale.
“Totti è un brillante con più di 24 carati, di quelli che non si possono indossare sempre ma solo nelle grandi serate – il commento del tecnico giallorosso. – Mi spiace però che si parli sempre e solo di lui e non degli altri ragazzi: Szczesny ha fatto una parata decisiva, Dzeko un super assist e El Shaarawy un grande gol. La squadra ha giocato un’ottima partita e mostrato un carattere invidiabile, come in tutto il girone di ritorno”.
Effettivamente ridurre lo spettacolo di Marassi al solo Totti sarebbe riduttivo, per quanto sia innegabile che sia stato lui, ancora una volta, a dare ai compagni la scossa decisiva. La Roma aveva cominciato bene passando in vantaggio dopo appena 6’ con Salah, freddissimo nel capitalizzare al meglio l’assist di Perotti. Poco dopo però Tachtsidis, uno dei tanti ex della partita, trovava il pareggio (13’) e la serata genovese prendeva una piega decisamente rossoblu.
Al 66’ il solito Pavoletti trovava il 2-1 con una zampata da vero bomber e gli incubi giallorossi sembravano diventare realtà. Poi però saliva in cattedra Totti, con una delle specialità della casa: punizione-bomba dal limite dell’area e 2-2 Roma (77’). Il finale regalava emozioni in serie: Strootman sfiorava il sorpasso, El Shaarawy lo trovava sfruttando al meglio l’assist di Dzeko, Szczesny blindava il 3-2 con un grande intervento in uscita su Capel.
La vittoria giallorossa metteva tanta pressione sul Napoli, costretto a giocare guardando i rivali con la testa all’insù. Ma a tranquillizzare tutti ci pensava Gonzalo Higuain, mica per niente capocannoniere del campionato senza alcuna discussione. Il Pipita, a secco da 4 partite (ma 3 le aveva saltate per squalifica), trovava il gol dopo appena 10’ con un bel destro al volo su assist di Hamsik, ieri omaggiato dal San Paolo per le 400 presenze in maglia azzurra.
Il Napoli giocava un primo tempo sotto ritmo, anche perché Reja piazzava l’Atalanta a difesa degli spazi, pronto però a colpire alla prima occasione utile. Ma nella ripresa gli uomini di Sarri ritrovavano la consueta verve casalinga costruendo palle gol in serie (clamorose quelle di Hamsik, fermato dall’ottimo Sportiello e Allan, il cui tiro si stampava sulla traversa), fino a trovare quella giusta con il solito, incommensurabile, Higuain.
Questa volta l’argentino segnava di testa su assist di Callejon (77’), facendo esplodere di gioia il popolo del San Paolo. Che però doveva soffrire fino alla fine: all’85’ infatti Albiol deviava nella sua porta un cross di Freuler riportando, suo malgrado, l’Atalanta in partita. Ma gli ultimi minuti si rivelavano poveri di emozioni e il Napoli otteneva così una vittoria importantissima, per non dire fondamentale, nella corsa al secondo posto.
“All’inizio eravamo un po’ contratti – il commento di Sarri (finalmente è finito il silenzio stampa!). – Poi per fortuna ci siamo sciolti e nella ripresa abbiamo giocato ai nostri livelli. Purtroppo segnamo meno di quanto creiamo ma siamo comunque stati capaci di fare un grande campionato. Il mio rinnovo? Ne parleremo alla fine…”.
Ovvero a secondo posto conquistato, conditio sine qua non per non macchiare una stagione importante. E allora bisognerà aspettare ancora un po’, forse addirittura l’ultima giornata di campionato: la Roma, infatti, non ha nessuna intenzione di alzare bandiera bianca.