Tutto come prima. Napoli e Inter rispondono a Juventus e Milan e tornano nelle posizioni pre-sosta, con gli azzurri al comando e i nerazzurri subito dietro. Vittorie importanti quelle ottenute contro Empoli e Roma, con la squadra di Inzaghi, in particolare, a esultare per il coefficiente di difficoltà. I giallorossi di Juric, invece, sprofondano a meno 9 da Conte, ma soprattutto a 4 punti da quel quarto posto indicato come obiettivo stagionale: la situazione, già piuttosto complicata di suo, rischia di diventare ancor più esplosiva alla luce di un calendario difficile (la prossima sarà a Firenze) che potrebbe scuotere la panchina del tecnico croato.
Roma – Inter 0-1: Lautaro mantiene i nerazzurri in scia al Napoli
Rispetto alle attese il match dell’Olimpico s’è dimostrato avaro di gol, ma non certo di emozioni. Roma e Inter, infatti, hanno dato vita a una gara tiratissima, tra due squadre costrette a prendersi i 3 punti, pur con la consapevolezza che non avrebbero potuto farlo entrambe. Alla fine hanno vinto i nerazzurri grazie a una rete di Lautaro, confermandosi più cinici e organizzati dei rivali giallorossi, le cui trame sembrano decisamente più improvvisate. E dire che la serata non era cominciata bene per Inzaghi, costretto a sostituire due big come Calhanoglu e Acerbi in meno di mezz’ora per fastidi muscolari. I primi 15’ lasciavano presagire fuoco e fiamme, con la Roma vicina al gol per un errore di Sommer (cross di Pellegrini sfuggitogli dalle mani e palla sul palo) e l’Inter a rispondere con Mkhitaryan, il cui tiro si stampava sulla traversa a Svilar battuto. L’inerzia sembrava pendere dalla parte interista, ma gli infortuni sopracitati modificavano gli equilibri in campo, consentendo ai giallorossi di guadagnare metri e fiducia, senza riuscire però a produrre occasioni importanti. Nella ripresa il copione restava sostanzialmente invariato, fino al minuto 60: Zalewski perdeva una palla sanguinosa e l’Inter s’involava in contropiede, trovando la sassata di Lautaro a battere Svilar. Juric si sbilanciava alla ricerca del pari (fuori Zalewski per Baldanzi, primo del triplo ingresso di Soulé, Le Fée e Hermoso), Inzaghi trovava ancora più spazi nelle ripartenze, senza che i suoi ne approfittassero (anche per meriti del portiere giallorosso, bravissimo su Dumfries e Thuram). L’assalto romanista si rivelava però infruttuoso e confuso e l’Inter poteva così esultare per una vittoria importantissima, ottenuta nonostante le tante assenze; Juric deve invece fare i conti con una classifica molto deficitaria, la cui cortezza resta davvero l’unica consolazione.
Inzaghi: “Vittoria importantissima! Lautaro? È tra i primi cinque al mondo”
“Non penso sia un caso che le tre partite dove non abbiamo preso gol siano arrivate contro squadre forti – ha sottolineato Inzaghi -. Dobbiamo lavorare e migliorarci, ma siamo stati molto bravi. Primo tempo equilibrato, nel secondo, una volta sbloccato il risultato, potevamo raddoppiare. Sono molto contento di quello che mi hanno dimostrato i ragazzi, anche perché avevamo qualche problemino in mezzo: Asllani e Zielinski non sono stati bene e pure Calha non era al massimo, anche se penso si sia fermato in tempo. Ne avevo parlato con i giocatori, ci mancavano i punti in trasferta, a Roma era difficile ma siamo stati squadra. Lautaro? Deve continuare così, con l’Inter e con la Nazionale: penso che sia tra i cinque attaccanti più forti del mondo, son contento per lui, anche se voglio fare i complimenti a tutti i ragazzi, abbiamo affrontato una squadra lunga e di qualità. Vincere a Roma è una cosa molto importante, ora testa allo Young Boys, dopodiché avremo un giorno e mezzo per preparare la sfida con la Juve”.
Juric: “Peccato per il gol preso, ma giocando così i risultati arriveranno”
“Non mi sono piaciuti i primi 15 minuti, poi abbiamo fatto bene fino al gol – l’analisi di Juric -. È stato un incidente, purtroppo contro certi avversari finisci per pagarlo caro. Abbiamo sbagliato troppo tecnicamente, regalare un gol così è un peccato: bisogna alzare la qualità negli ultimi metri ed essere più pericolosi, ma abbiamo limitato l’Inter e fatto una partita seria. Ci devo lavorare tanto, avendo giocatori nuovi fanno fatica a interpretare certe situazioni. L’applicazione di tutta la squadra è allucinante, ma delle volte c’è da scambiarsi posizione e correre meno. Come ritrovare serenità? L’unico modo sono i risultati, per questo mi dispiace per la sconfitta. Il pubblico era contento per diverse cose, il resto sono chiacchiere: se continuiamo così, faremo i risultati. Soprattutto i giocatori che sono fischiati, devono essere forti, da tempo la Roma non giocava così contro l’Inter”.
Empoli – Napoli 0-1: azzurri al comando con un rigore (discusso) di Kvara
Prosegue anche la cavalcata del Napoli di Conte, corsaro a Empoli nonostante una prestazione decisamente inferiore agli standard recenti. Gli azzurri hanno sofferto per lunghi tratti la squadra di D’Aversa, riuscendo a venirne a capo solo con un rigore di Kvaratskhelia (63’), peraltro molto discusso. La sostanza comunque non cambia e tinge un quadro estremamente positivo per la capolista, giunta alla sesta vittoria nelle ultime sette di Serie A. Il vantaggio sull’Inter resta di soli 2 punti, ma la sensazione è di un gruppo destinato a crescere ancora: vincere anche nelle giornate opache è un merito e può fare la differenza in un percorso a tappe come il campionato. Conte, inoltre, ha dimostrato di sapersela cavare anche senza Lukaku, sostituito al 59’ sul risultato di 0-0. Al suo posto è entrato il solito generosissimo Simeone, subito protagonista assieme a Politano dell’azione che ha portato al rigore. L’intervento di Anjorin, replay alla mano, non sembra poi così falloso, ma Abisso non ha avuto dubbi e il Var ha confermato, mandando Kvara sul dischetto e consentendo al Napoli di risolvere un match piuttosto complicato, almeno fino a quel momento.
L’Empoli aveva giocato un ottimo primo tempo, con la sola colpa di non riuscire a concretizzare le tre occasioni avute con Esposito (due volte) e Pezzella. Dopo il rigore, invece, i toscani non sono più stati in grado di creare problemi a Caprile e Conte ha potuto così festeggiare 3 punti pesantissimi sotto tutti i punti di vista.
Conte: “Sapevo sarebbe stata dura, vogliamo costruire qualcosa di duraturo”
“Avevo avvertito che sarebbe stata dura perché l’Empoli è una delle squadre più in forma del campionato – il commento di Conte -. Qui non aveva mai segnato nessuno, c’erano tantissime insidie. Non mi è piaciuto l’approccio del primo tempo, è stato timido e non da Napoli. Forse eravamo un po’ impauriti, perché storicamente qui abbiamo sempre avuto difficoltà… Nella ripresa ho cambiato qualcosa a livello tattico e abbiamo meritato di passare in vantaggio, anche se la partita è stata equilibrata. L’entusiasmo dei tifosi? È giusto che abbiano questo atteggiamento, loro devono essere innamorati e appassionati a prescindere dal risultato e così fanno. Noi dobbiamo vivere la loro esaltazione, ma con la consapevolezza che arriveranno anche momenti più difficili, nei quali non dovremo deprimerci. Vogliamo costruire qualcosa che possa durare nel tempo e che non sia solo un flash”.
Empoli furioso: “Rigorino incomprensibile, vogliamo spiegazioni”
“Vorrei delle spiegazioni sul rigore, non vedo nessun contatto tra Anjorin e Politano, anzi c’è spazio tra i piedi dei giocatori – ha tuonato Roberto Gemmi, ds dell’Empoli -. L’arbitro può sbagliare, ma questo episodio pesa sul risultato: probabilmente avremmo perso uguale, ma il rigore rientra tra quei “rigorini” che non si dovevano più dare o che dovevano essere valutati in modo diverso. Empoli è una piazza solitamente molto tranquilla, ma anche nel primo tempo era tutta innervosita da una conduzione arbitrale che sembrava non in linea. Non sono venuto a fare polemica, ma questo rigore proprio non lo capisco…”