Tutto rimandato. Il Napoli non va oltre un grigio 0-0 interno con la Dinamo Kiev e vede sfumare la qualificazione agli ottavi con un turno d’anticipo, seppur per colpe non del tutto sue. Già, perché il mancato verdetto era già arrivato prima ancora di scendere in campo: “colpa” del 3-3 tra Besiktas e Benfica, affrontatesi qualche ora prima per via dell’ora legale turca. Un pari, quello di Istanbul, che aveva di fatto tolto ogni speranza alla squadra di Sarri, che neanche vincendo avrebbe potuto staccare il pass per gli ottavi.
Tutto, come detto in precedenza, si deciderà nell’ultimo turno: agli azzurri, attualmente in testa al girone, basterebbe anche un pareggio sul campo del Benfica per qualificarsi, i portoghesi però, insidiati dal Besiktas, faranno ogni cosa per vincere e scavalcare in classifica proprio il Napoli.
Scenario terribile, il peggiore per chi, non più tardi di un mese fa, comandava il gruppo in virtù di vittorie belle e convincenti, peraltro applaudite in modo convinto dalla stampa di tutta Europa. Poi però è arrivato l’infortunio di Milik e le cose, proprio come in campionato, sono precipitate.
“I ragazzi sono stati condizionati dal risultato di Istanbul – ha spiegato Sarri. – Quando hanno saputo del 3-3 finale hanno capito che vincere o pareggiare sarebbe stato uguale e questo ci ha sicuramente influenzato. Certo, il nostro obiettivo è fare in modo che questo non succeda però è chiaro che è difficile avere il sangue agli occhi quando sai che tra vincere e pareggiare non cambia niente”.
La giustificazione ci può anche stare ma è evidente come i problemi del Napoli non nascano solo nella sfida di ieri. La squadra non riesce più a giocare con la stessa velocità di prima e quando si trova nei pressi dell’area avversaria fa molta fatica a rendersi pericolosa. De Laurentiis dovrà prendere nota: Sarri ha bisogno di una punta, senza se e senza ma. Purtroppo per lui però il mercato aprirà dopo la partita di Lisbona, nella quale servirà ben altro Napoli per qualificarsi agli ottavi di finale.
La squadra vista ieri infatti rischia grosso: troppo lenta, moscia e involuta la manovra, tanto che la Dinamo Kiev (un solo punto e già eliminata) se n’è tornata in Ucraina con un clamoroso pareggio. Le occasioni di Insigne, Hamsik e Gabbiadini sono state troppo estemporanee per portare a casa l’intera posta in palio, a dimostrazione di un Napoli molto diverso da quello del recente passato. A Sarri il compito di trovare la soluzione a breve, pena ritrovarsi a fare i conti con il primo fallimento della stagione.