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Napoli, corsa inarrestabile verso lo scudetto: oggi in campo Milan e Inter ma raggiungere la capolista è un miraggio

SSC Napoli

Tutto come al solito. Il Napoli vince anche a Reggio Emilia e si porta a +18 sull’Inter, raccogliendo 3 punti che avvicinano uno Scudetto sempre più annunciato. Nessuno sembra essere in grado, se non di fermare, quantomeno di rallentare la corsa di Spalletti, deciso a sbranare il campionato come poche altre volte nella storia. Se anche ci fosse qualcuno capace di tenere lo stesso ritmo (e non c’è), infatti, servirebbe a poco vista la clamorosa continuità degli azzurri, arrivati a 7 vittorie consecutive in Serie A, addirittura 17 nelle ultime 18 partite. In pratica il Napoli ha battuto tutti tranne Inter (unica sconfitta), Lecce e Fiorentina, realizzando un percorso fantastico che lo rende accreditato anche in Champions: martedì, contro l’Eintracht detentore dell’Europa League, saranno in tanti a guardarlo con occhi interessati e non solo in Italia. Il resto del campionato gioca ormai da tempo per le altre posizioni, a cominciare da Inter e Milan, che oggi se la vedranno con Udinese e Monza.

Sassuolo – Napoli 0-2, Spalletti fa festa: “Abbiamo vinto da grande squadra”

Ancora una volta, come quasi sempre in stagione, l’hanno decisa Kvaratskhelia (12’) e Osimhen (33’), anche se va detto che il Sassuolo se l’è giocata bene, sfiorando più volte il gol che avrebbe potuto riaprire il match. Anche il Napoli però è andato spesso vicino alla terza rete, confermandosi irresistibile per chiunque: lo Scudetto non è ancora ufficiale per mere questioni aritmetiche, ma di questo passo lo diventerà presto. Un bel regalo per Spalletti, che può festeggiare le mille panchine in carriera con una vittoria convincente, meritata e importante. “Sono state mille notti insonni quelle prima delle partite, poi non voglio paragoni importanti per questa squadra – il suo pensiero in conferenza stampa -. Serve calma e tranquillità, facendo bene le cose che sappiamo fare come l’aggressione del pallone perso. Abbiamo fatto una grande prestazione generale, vincendo con più qualità nel possesso palla e nella gestione delle varie fasi di gioco. Ora possiamo pensare all’Eintracht, sono fortissimi e velocissimi nel loro 5-4-1, oltre che più abituati di noi a giocare per il dentro o fuori, hanno vinto l’Europa League e fatto esperienza. Noi dobbiamo accostarci alle partite senza andare troppo oltre, senza fare calcoli su vantaggi o meno in classifica”.

Monza – Milan (ore 18, Dazn)

Il mirino si sposta così sulla corsa Champions, che vivrà il primo capitolo del weekend alle 18 con Monza-Milan. Partita molto particolare quella del Brianteo, visto che il Diavolo andrà ad affrontare un pezzo pesantissimo della sua storia: nei 31 anni di Berlusconi e Galliani, infatti, sono arrivati trofei a ogni latitudine, tanto che elencarli tutti sarebbe fin troppo lungo. Questa volta però non ci sarà spazio per gli amarcord, perché entrambe le squadre vogliono vincere e proseguire le rispettive corse. Il discorso vale per i rossoneri, decisi a dare continuità ai successi con Torino e Tottenham, ma anche per i brianzoli, unici in Italia a essere ancora imbattuti nel 2023 e già capaci di fermare Juventus (due volte) e Inter.

Pioli chiede un’altra vittoria ai suoi: “Il risultato ci dirà come stiamo”

“Veniamo da due buone gare e dobbiamo pensare a far bene anche questa volta – il pensiero di Pioli -. La gara col Monza è difficile perché è una squadra che sta molto bene, conterà mettere in campo la miglior prestazione possibile e vincere, il prossimo risultato dirà come sta la squadra. Ho visto attenzione ed energia, viviamo i risultati con tanta pancia, ma dobbiamo cercare di essere più impermeabili sia alle critiche che agli elogi. Ho visto attenzione e volontà, d’altronde solo attraverso il campionato potremo giocare ancora la Champions l’anno prossimo. Ora è importante far bene nelle prossime gare”.

Monza – Milan, le formazioni: Pioli ritrova Tomori, Messias e Origi favoriti su Saelemaekers e Giroud

La caccia alla terza vittoria consecutiva ripartirà dal 3-4-3, diventato da qualche settimana il sistema di gioco di riferimento. Rispetto a mercoledì Pioli recupera Tomori, ma non Bennacer e Calabria, entrambi ai box per infortunio: il recupero dei tanti giocatori indisponibili prosegue così lentamente, anche se le ultime da Milanello raccontano di un Maignan quasi pronto, oltre che di un Ibrahimovic ormai abile e arruolato, seppur a piccoli dosi. Al Brianteo vedremo così Tatarusanu in porta, Kalulu, Thiaw e Tomori in difesa, Messias, Tonali, Krunic e Theo Hernandez a centrocampo, Diaz, Origi e Leao in attacco. Sistema simile anche per Palladino, che tenterà l’ennesimo scalpo eccellente della stagione con un 3-4-2-1 con Di Gregorio tra i pali, Marlon, Pablo Marì e Izzo nel reparto arretrato, Birindelli, Rovella, Pessina e Ciurria in mediana, Mota Carvalho e Caprari alle spalle dell’unica punta Petagna.

Inter – Udinese (ore 20.45, Dazn e Sky Sport)

In serata arriverà poi la risposta dell’Inter, impegnata a San Siro contro l’Udinese. Settimana difficile quella dei nerazzurri, macchiata dal pareggio di Genova che ha creato malumori e polemiche. I tifosi della Curva Nord hanno puntato il dito contro Inzaghi e anche la società, pur senza dichiarare nulla di ufficiale, non ha gradito l’atteggiamento della squadra, fermatasi ancora una volta contro un avversario molto più debole, proprio come con Monza ed Empoli. Inzaghi è nel mirino di critica e tifosi, accusato di non saper motivare i giocatori nelle partite con le cosiddette “piccole”: lo spogliatoio, inoltre, non sembra particolarmente sereno, come si è visto dal plateale litigio tra Lukaku e Barella in quel di Marassi. Contro l’Udinese, insomma, c’è solo un risultato a disposizione, tanto più che mercoledì arriverà il Porto e arrivarci con un altro passo falso peggiorerebbe le cose.

Inzaghi non ci sta: “Con la Samp siamo stati sfortunati, ora torniamo a vincere”

“Sarà una partita tosta contro un avversario di valore sia tecnicamente che atleticamente, ma più che voglia di rivincita rispetto all’andata dobbiamo pensare a fare una grande partita per ottenere i tre punti davanti ai nostri tifosi – ha spiegato il tecnico nerazzurro in conferenza stampa -. A Genova la sorte non ci è stata amica, dovevamo essere più precisi in zona gol, ma i ragazzi hanno avuto l’atteggiamento giusto provando a vincere fino al 95′. Una buona notizia è la mantenuta inviolabilità della porta, va dato merito a tutta la squadra per questo. Sarò ripetitivo, ma nonostante la Champions League che incombe voglio che il focus sia solo su questa partita, è da giocare nel migliore dei modi”.

Inter – Udinese, le formazioni: Inzaghi punta ancora su Lukaku, chance per Dumfries dall’inizio 

Inevitabilmente però il Porto inciderà su alcune scelte di formazione, visto che Inzaghi proverà a ruotare qualche uomo per avere tutti al top. Il sistema di gioco non cambierà, dunque sarà 3-5-2 con Onana in porta, Skriniar, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Dimarco a centrocampo, Lautaro e Lukaku in attacco. Sistema a specchio per Sottil, già capace di battere l’Inter nella partita d’andata: quel 3-1 segnò uno dei momenti più alti della sua Udinese, mentre ora le cose non vanno altrettanto bene, come si evince dall’unica vittoria raccolta (a Genova contro la Samp) nelle ultime 14 partite. Migliorare lo score a San Siro non sarà facile, ma i friulani ci proveranno con Silvestri tra i pali, Becao, Bijol e Perez nel reparto arretrato, Ehizibue, Samardzic, Walace, Arslan e Udogie in mediana, Beto e Success coppia offensiva.

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