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Napoli contro Sassuolo con occhio alla Champions. Europa League a due facce per le italiane

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Obiettivo +18. Il Napoli inaugura la 23esima giornata sul campo del Sassuolo, alla ricerca di 3 punti che renderebbero ancor più corposo il suo già enorme vantaggio sull’Inter seconda. Ma gli azzurri, anche se Spalletti non lo ammetterà mai, useranno il test del Mapei per sciogliere i muscoli in vista della Champions, da affrontare, mai come quest’anno, da protagonisti. Il Napoli, numeri alla mano, è una delle squadre più convincenti d’Europa, come scritto dal quotidiano inglese The Guardian, che l’ha eletta favorita a giocarsi addirittura il trofeo. 

Sassuolo – Napoli (ore 20.45, Dazn)

Guai però a sottovalutare il Sassuolo, non perché gli azzurri non possano permettersi una sconfitta (con un vantaggio del genere, del resto, resterebbero primi anche perdendone 5 di fila), quanto per il contraccolpo psicologico che ne deriverebbe. Spezzare la striscia positiva di 6 vittorie consecutive (16 nelle ultime 17 di campionato!) proprio ora, con l’Eintracht alle porte, non sarebbe l’ideale per un gruppo fantastico, ma ancora poco abituato a vincere. Spalletti, ieri in silenzio stampa, lo sa perfettamente ed è per questo che continua a predicare calma, nonostante tutto, ma proprio tutto, lasci presagire la vittoria dello Scudetto a 33 anni  dall’ultima volta. 

Spalletti festeggia le mille panchine in carriera

Il tecnico, inoltre, non vuole certo rovinarsi la festa delle mille panchine in carriera, traguardo che toccherà proprio stasera al Mapei Stadium: la prima risale al 24 aprile 1994 in un Massese-Empoli dell’allora Serie C1, mentre oggi vola verso il secondo campionato vinto, il primo in Italia dopo quello in Russia con lo Zenit. Ne ha fatta di strada mister Spalletti e non ha nessuna intenzione di fermarsi ora, non con un Napoli così bello e convincente che punta a battere qualsiasi record, oltre ovviamente al tricolore. 

Dionisi ci crede: “Attento Napoli, faremo una partita gagliarda”

Il ruolo del guastafeste lo vestirà Alessio Dionisi, che tenterà un’impresa riuscita in stagione solo a Liverpool (Champions, ma il Napoli era già qualificato), Inter e Cremonese (Coppa Italia), ovvero battere la capolista. “Sono convinto che faremo una partita gagliarda – ha spiegato il tecnico in conferenza stampa -. Mi aspetto un Napoli arrembante e deciso a vincere, ma noi proveremo a limitarlo sfruttando le nostre caratteristiche sia nel difendere che nell’attaccare. Dovremo essere coraggiosi con e senza la palla, se gli lasci il pallone per tutta la partita hai perso, anche mentalmente: dai ragazzi mi aspetto la giusta mentalità dall’inizio alla fine”.

Sassuolo – Napoli, le formazioni: niente turnover per Osimhen, Raspadori fuori 30-40 giorni

L’imminente impegno di Champions poteva far pensare a un po’ di turnover, tanto più che nel Napoli giocano quasi sempre gli stessi. Spalletti però vuole battere il ferro finché è caldo, dunque cambierà pochissimo rispetto alla sfida con la Cremonese: l’obiettivo è quello di vincere lo Scudetto il prima possibile, a prescindere dalla cammino europeo. Il discorso, ovviamente, riguarda anche Osimhen, che sarà regolarmente in campo dal primo minuto, anche perché Raspadori, uno dei possibili sostituti, ha rimediato una distrazione di secondo grado alla coscia sinistra e dovrà stare ai box per almeno 30-40 giorni. Il 4-3-3 azzurro vedrà così Meret in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Mario Rui in difesa, Anguissa, Lobotka e Elmas (favorito su Zielinski) a centrocampo, Politano, Osimhen e Kvaratskhelia in attacco. Rischia un’assenza pesantissima invece Dionisi, che potrebbe dover fare a meno di Berardi, uscito dolorante contro l’Udinese e fortemente in dubbio: gli esami hanno escluso lesioni acute, ma il giocatore sente male all’adduttore e dunque potrebbe restare fuori. Il Sassuolo opterebbe così per un 4-3-3 con Consigli tra i pali, Zortea, Erlic, Tressoldi e Rogerio nel reparto arretrato, Frattesi, Maxime Lopez e Henrique in mediana, Bajrami, Pinamonti e Laurienté nel tridente offensivo.

Europa League e Conference: Juve furiosa con l’arbitro, Roma beffata, bene Lazio e Fiorentina

Nel frattempo è andata in archivio la prima tornata di Europa League e Conference, con un bilancio agrodolce per le italiane, fatto di due vittorie (Lazio e Fiorentina), un pareggio (Juventus) e una sconfitta (Roma). I bianconeri non sono andati oltre l’1-1 casalingo contro i francesi del Nantes, ma sul risultato, figlio dei gol di Vlahovic (13’) e Blas (60’), pesa moltissimo la decisione dell’arbitro portoghese Pinheiro, che ha negato un rigore alla Signora in pieno recupero (98’) trasformando un evidente mano di Centonze in un fallo in attacco di Bremer. Tanto rammarico anche per i giallorossi di Mourinho, beffati dal Salisburgo al minuto 88 (colpo di testa di Capaldo) dopo aver avuto le occasioni migliori, con Abraham nel primo tempo e con Cristante e Belotti nel secondo. È andata decisamente meglio in Conference, dove la Lazio ha battuto i rumeni del Cluj grazie a un gol di Immobile (45+4’), nonostante una gara giocata quasi interamente in inferiorità numerica (espulso Patric), anche qui per una decisione molto discutibile dell’arbitro inglese Pawson. Il successo più spettacolare è però quello della Fiorentina, capace di espugnare il difficile campo del Braga (terzo nel campionato portoghese) con un roboante 4-0 firmato da Jovic (45+1’ e 60’) e Cabral (79’ e 90’). Tra una settimana i ritorni, nella speranza di portare a casa un 4 su 4 che darebbe lustro a tutto il calcio italiano.

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