Antipasto al gusto scudetto. In attesa del big match tra Juventus e Milan e dell’insidiosa trasferta dell’Inter in quel di Bergamo, il Napoli di Ancelotti si appresta a far visita al Genoa di Juric (ore 20.30) con l’intento di vincere e godersi poi la domenica calcistica comodamente in poltrona. Il tifo degli azzurri, ovviamente, sarà tutt’altro che disinteressato ma questo avrà un senso “costruttivo” solo in caso di vittoria a Marassi, altrimenti le ambizioni scudetto subiranno una brusca frenata. Vigilia strana questa per il Napoli, passata sostanzialmente inosservata tra quanto accaduto nelle coppe e il big match di San Siro alle porte: c’è il rischio di distrarsi e non prestare la dovuta attenzione al Genoa di Juric, peraltro in grossa fase involutiva rispetto alla versione molto più accattivante di Ballardini. “E’ una vera e propria prova di maturità – ha confermato Ancelotti. – Questo gruppo sta facendo bene ma possiamo fare ancora meglio, la Juve ora è in fuga e ha una continuità straordinaria, tocca a noi non lasciarla scappare”.
Messaggio forte e chiaro, di chi, del resto, conosce bene la ricetta per alzare i trofei a fine stagione. Le coppe, si sa, si vincono nelle notti da smoking, i campionati invece passano anche, se non soprattutto, da quelle giornate con tuta e scarpe da ginnastica (ogni riferimento a Sarri, questa volta, è puramente casuale). La sfida al Genoa si presenta proprio così, compressa tra le paillettes della Champions e una sosta che porterà via da Napoli moltissimi giocatori, ragion per cui questi 3 punti sono davvero importanti. Ancelotti proseguirà il suo turnover scientifico senza però abbandonare il 4-4-2, ormai marchio di fabbrica della casa: in porta ci sarà Ospina, in difesa Malcuit, Albiol, Koulibaly e Hysaj, con Callejon, Rog, Hamsik e Zielinski a centrocampo e la coppia Milik-Insigne in attacco.
Gli azzurri troveranno un Genoa ferito dalla cinquina rimediata contro l’Inter, risultato che ha mandato su tutte le furie i tifosi (oggi a Marassi è prevista contestazione) e Preziosi, tanto che i giornali vociferano già di uno Juric traballante. “Sono tranquillo, conoscevo già prima le difficoltà del calendario – ha ribattuto il tecnico in conferenza stampa. – Ultima gara a parte io ho visto una squadra in crescita e sono convinto abbia grandissimi margini di miglioramento”. Il tecnico però sa bene come questa sfida possa rivelarsi decisiva per il suo futuro, dunque si affiderà a un 3-5-2 compatto con Radu tra i pali, Biraschi, Romero e Criscito nel reparto arretrato, Romulo, Hiljemark, Veloso, Bessa e Lazovic in mediana, Kouamé e Piatek in attacco.